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Coronavirus, Galli: “Rischio Natale nel pieno della seconda ondata”

MULHOUSE, FRANCE - MARCH 27: Doctors wear protective gear at a hospital treating coronavirus patients on March 27, 2020 in Mulhouse, France. France has nearly 30,000 confirmed cases of coronavirus (COVID-19) and more than 1,000 deaths, and its government has imposed a nationwide lockdown to stop the spread of the virus. (Photo by Veronique de Viguerie/Getty Images)

Le parole del professor Massimo Galli sulla situazione epidemilogica in Italia

Mediagol93

"Se i dati non migliorano sensibilmente, a Natale saremo in grossi guai".

Sono le parole del professor Massimo Galli, Past President SIMIT - Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali e Primario di Malattie Infettive all'Ospedale Sacco di Milano, che al Festival della Salute Globale ha voluto lanciare un altro appello in merito alla gestione dell'epidemia da Coronavirus in Italia.

"La gestione del post lockdown è stata evidentemente molto carente. Abbiamo riaperto senza che fossero poste in atto precauzioni sufficienti e senza avviare a soluzione problemi quali, ad esempio, la sicurezza dei trasporti pubblici e il potenziamento della diagnostica e delle strutture sanitarie dedicate".

"Sul piano assistenziale - ha aggiunto - l'attuale gestione deve affrontare gli stessi problemi di marzo. Chiudere adesso per 'salvare il Natale' può non essere più sufficiente. I tradizionali cenoni allargati quest'anno non saranno comunque possibili. Alla luce dei numeri, se gli interventi non funzionassero arriveremmo a Natale nel pieno della seconda ondata. Se funzioneranno, dovremo adeguarci a una riapertura graduale e a molte cautele, per non ripetere quanto già successo a Ferragosto. Giusto confidare nel vaccino, sbagliato stare ad aspettarlo senza agire per il contenimento della pandemia".