Parla Riccardo Ferri.
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Coronavirus, Ferri: “Vi racconto la situazione qui a Lodi. Adesso bisogna essere uniti”
Riccardo Ferri, ex calciatore, fa il punto della situazione sull'allarme Coronavirus nella città di Lodi
L'ex calciatore, tra gli anni 1977 e 1981, dell'Inter si è espresso ai microfoni di TMW Radio, durante il podcast Maracanà, in merito alla situazione di Lodi, città in cui vive e tra le prime colpite dall'emergenza Coronavirus in Italia. Di seguito le sue dichiarazioni: "Vivo a Lodi una delle prime zone rosse. Ho visto con i miei occhi tutta la situazione di emergenza. Ho perso degli amici e altri sono in ospedale. È una realtà davvero assurda, ogni 3 minuti passava un’ambulanza per le strade. Dalle informazioni che ho, la situazione è ancora tesa. Mancano dei posti letto nell’ospedale di Lodi. In questi giorni sono arrivate 26000 mascherine e a Bergamo ancor di più. Tutto questo grazie all’Inter e all’Associazione Sanitaria di Lodi. Chi può fare qualcosa, aiuti l’Italia per uscire da questa situazione. Ho lanciato un’iniziativa con mio figlio per aiutare l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano a generare nuovi posti letto negli ospedali per i pazienti affetti da Coronavirus. Sto chiedendo aiuto ad amici e colleghi come Pierluigi Pardo. Hanno ricoverato un mio amico di 50 anni perché aveva tosse, sintomi dell’influenza e gli si era abbassata la saturazione. Aveva da poco perso il papà sempre a causa del virus. In ospedale gli è stato fatto il tampone ed è risultato positivo. Oggi sta molto meglio però è ancora in osservazione nell’ospedale di Pavia. Il mio pensiero va a tutti coloro che non ce l’hanno fatta e anche ai medici, agli infermieri e alle forze dell’ordine”.
SITUAZIONE ATTUALE - "Per quello che ho sentito sembra che negli ultimi giorni ci siano più dimessi che ricoverati. Sentiamo ogni giorno meno ambulanze. Le strade sono completamente deserte. È giusto rimanere a casa, qui c’è un grande gioco di squadra".
APPELLO AGLI ITALIANI - "Adesso è il momento di tralasciare le polemiche. Nel rispetto di chi sta male o di chi è venuto a mancare bisogna evitare di alzare i toni e darsi contro l’un con l’altro. Quando si è in difficoltà, bisogna remare tutti dalla stessa parte. Dobbiamo puntare l’obiettivo tutti insieme senza cercare i colpevoli".
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