Parla Giuseppe Conte.
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Coronavirus, Conte: “Nuovi dati incoraggianti. Lockdown fino al 3 maggio, ma ripartono alcuni esercizi commerciali”
Le dichiarazioni rilasciate dal Premier Giuseppe Conte in conferenza stampa in merito ai nuovi provvedimenti sul lockdown legato all'emergenza Coronavirus
E' passato più di un mese da quando il Governo italiano ha deciso di attuare le prime misure restrittive al fine di limitare la diffusione del Coronavirus ed evitare, di conseguenza, il collasso degli ospedali, sovraffollati a causa dell'elevato numero di individui che necessitano delle dovute cure e, nei casi estremi, di un posto letto in terapia intensiva. Nel corso di quest'ultima settimana sono arrivati i primi miglioramenti nei risultati, con il numero dei tamponi positivi in leggera discesa e un netto aumento di pazienti guariti. Nonostante ciò, è ancora presto per poter ritornare alla normalità e ,dunque, bisognerà ancora compiere un ulteriore sforzo.
Il Presidente del Consiglio, intervenuto in conferenza stampa a partire dalle 19.30, ha annunciato nuovi provvedimenti: tra questi, il prolungamento del lockdown fino al 3 maggio e l'apertura, nel rispetto delle norde igienico-sanitarie necessarie, di alcuni esercizi commerciali.
"Proroghiamo le misure restrittive fino al 3 maggio. Una decisione difficile ma necessarie, di cui mi assumo tutte le responsabilità politiche. Ho preso la decisione dopo un incontro con i ministri, le regioni, le province, i comuni, i sindacati, il mondo delle imprese e dell'industria. Il comitato tecnico scientifica ci ha confermato che la curva epidemiologica è incoraggiante. Le misure di contenimento fin qui adottate stanno dando dei frutti e stanno funzionando.
Stiamo ricevendo anche riconoscimenti, l'Italia si sta dimostrando un esempio anche per altri Paesi per le misure di reazione a tutela della salute dei cittadini. Proprio per questo non possiamo vanificare gli sforzi fin qui compiuti. Rischiamo che tutti i risultati positivi fin qui positivi potrebbero essere persi e sarebbe una grande frustrazione per tutti, perché dovremmo ripartire da capo, con un netto aumento delle vittime. Dobbiamo farlo anche per la Pasqua, per il 25 aprile e per il 1° Maggio.
Siamo tutti impazienti di ripartire, l'auspicio è quello di farlo dopo il 3 maggio, con cautela e qualche gradualità. Dipenderà tutto dal nostro comportamento, dobbiamo compiere questo sforzo e continuare a rispettare le regole in questi giorni di festa. Dobbiamo mantenere le distanze sociali. La proroga disposta con il nuovo Dpcm vale anche per le attività produttive. Continuiamo a mettere la tutela della salute al primo posto, ma cerciamo anche di ponderare gli interessi in campo. Teniamo conto della tenuta del nostro tessuto socio-economico e produttivo.
La nostra determinazione è quella di allentare le misure per le attività produttive, per far ripartire il motore del nostro Paese a pieno regime. Non siamo però ancora in condizione di ripartire, quindi dobbiamo attendere. Possiamo promettere che, se anche prima del 3 maggio dovessero verificarsi queste condizioni, cercheremo di provvedere di conseguenza.
Dal 14 aprile riapriamo cartolibrerie, librerie e negozi con articoli per neonati. Ci erano state segnalate difficoltà per queste attività, quindi le riapriamo. Riapriremo anche la silvicoltura, ovvero il taglio dei boschi, per alimentare e fornire attraverso la legna. Il lavoro per la Fase 2 è già partito. Non possiamo aspettare che il virus scompaia del tutto, siamo già al lavoro per far ripartire la produzione attraverso un programma organico e articolato".
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