I piani di Enrique Cerezo.
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Atletico Madrid, Cerezo: “Nessuno caso di Coronavirus nel nostro club. Ridurre gli stipendi…”
Il presidente dell'Atletico Madrid, ha parlato della possibilità di ridurre lo stipendio dei giocatori per recuperare le perdite subite a causa del Coronavirus
L'emergenza Coronavirus ha costretto le Leghe di tutto il mondo a sospendere i campionati nei propri paesi, in modo da non mettere a rischio la salute dei propri calciatori. Per non avere grosse perdite economiche, le società stanno valutando la possibilità di diminuire lo stipendio dei giocatori.
Anche il presidente dell'Atletico Madrid, Enrique Cerezo, sta iniziando a valutare tutte le ipotesi possibili per cercare di non farsi trovare impreparato quando e se riprenderà il campionato. Queste le sue dichiarazioni rilasciate ai microfoni di Radio Marca: "Stiamo studiando tre piani necessari a livello economico a seconda di quando ripartirà il campionato: se inizia subito, in una data precisa o anche se verrà annullato. Lo stiamo facendo noi come tutte le altre aziende, dobbiamo sapere in che situazione siamo e come saremo in ognuna delle tre situazioni ipotizzate. Regolamento sull'occupazione temporanea? Tutte le grandi aziende stanno facendo l'ERTE, che è diverso dall'ERE (Dossier Regolamentazione Dipendente, ndr). Capisco le motivazioni delle grandi aziende, che si stanno accorciando sulle cifre. Preparando ciò che deve essere preparato in modo che in qualsiasi situazione possano essere disponibili e pronti a continuare. Ridurre lo stipendio dei giocatori? I calciatori sono coerenti con la situazione economica attuale. Credo che non avremo problemi da loro, dall'allenatore e dal suo staff tecnico, saranno sempre all'altezza della situazione. Riprendere a giocare? Non generiamo confusione nella gente, nessuno sa quando sarà possibile tornare alla normalità. Inutile dire che si comincerà a maggio, non lo sappiamo e non sappiamo quando potrà durare la quarantena. Liverpool? Siamo andati lì perché dovevamo giocare, se ci avessero detto di non andare saremmo rimasti a Madrid. Non ci sono casi di Coronavirus nel nostro staff. Siamo sempre pronti ad aiutare le autorità in caso di emergenza. Ho parlato un paio di volte con il sindaco di Madrid, è molto preoccupato. Il problema qui a Madrid è molto importante. A loro vanno i miei complimenti, stanno lavorando giorno e notte per risolvere questo problema".
Infine un cordoglio per l'ex presidente del Real Madrid, Lorenzo Sanz, scomparso alcuni giorni fa dopo aver contratto il Coronavirus: "A casa mia ho una foto in cui sono con Lorenzo Sanz e Jesús Gil, durante un'occasione in cui mi hanno fatto sedere tra loro due affinché non litigassero".
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