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Acireale, Pagana sicuro: “La Serie D non ripartirà per un motivo. La C resta il nostro obiettivo”

L'allenatore dell'Acireale, Giuseppe Pagana, ha detto la sua sulle conseguenze che l'emergenza Coronavirus avrà sul mondo del calcio

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Parola a Giuseppe Pagana.

L’emergenza Coronavirus, che in queste settimane ha delineato un quadro sanitario estremamente complesso in tutta Europa e, in particolare, in Italia, dove continuano a registrarsi dati drammatici, in termini di soggetti contagiati e deceduti, continua a ripercuotersi, inevitabilmente, anche nel calcio. Le norme istituzionali adottate dal Governo al fine di bloccare la diffusione del terribile e temibile virus, infatti, hanno avuto importanti ripercussioni anche su tutto il mondo dello sport che ha dovuto procedere con la sospensione di tutte le attività agonistiche fino a data da destinarsi.

Sulla delicata questione si è espresso il tecnico dell'Acireale, intervenuto ai microfoni di 'Goalsicilia.it': "Il prossimo anno ci saranno tanti cambiamenti, bisogna prendere la palla al balzo per provare a riformare e azzerare i debiti delle società. Tantissimi club in queste categorie non pagano da dieci anni. Ci sono ragazzi che prendono 300/400 euro al mese, è facile adesso per i presidenti farsi la faccia bella parlando di sospendere tutto. In Serie A si riprenderà per non perdere soldi, in Serie D invece non si riprenderà per far guadagnare soldi alle società che risparmiano su 3/4 stipendi. Sarei il primo a rinunciare alle mensilità se mi garantissero che da settembre vengano fatte le cose per bene, ma dubito che cambi qualcosa a settembre".

OBIETTIVO SERIE C - "Si tratta di un traguardo che sicuramente mi farebbe piacere raggiungere, in tanti dicono che sarebbe bello vincere sul campo e sicuramente è vero, però, ritrovarsi in Serie C, male non sarebbe. Come blasone in Sicilia, forse Acireale è dietro a Palermo e Catania, ma come passione non è secondo a nessuno, la gente qui vive di calcio e venderebbe l'anima per la maglia. Fortunatamente ho tanti miei ex compagni e dirigenti che lavorano tra Serie B e C, il mio modo di far giocare le squadre e gestire lo spogliatoio è apprezzato, ogni tanto qualche telefonata la ricevo, ma tra quello e dire altro, ce ne vuole. Io mi trovo bene ad Acireale e il mio grande obiettivo è riportare questo club nelle categorie che merita. Per chi fa questo lavoro, una piazza come Acirelae dà tanto, la società lo sa, con le ambizioni giuste, da qui non mi muovo".