La partita di Coppa Italia tra Napoli e Palermo si è svolta in un clima di forte tensione, non solo per il risultato sul campo ma soprattutto per i rapporti tra le due tifoserie. Le autorità avevano già predisposto un robusto schieramento di forze dell'ordine, consapevoli delle rivalità storiche tra le due curve.
Ultras
Napoli-Palermo, tensione sugli spalti: fumogeni e petardi in campo
SCONTRI A DISTANZA - Circa 600 tifosi del Palermo sono arrivati nel settore ospiti, ma è stato dopo il loro ingresso, avvenuto al termine del primo tempo, che la situazione è degenerata. Gli ultras rosanero hanno lanciato fumogeni e petardi verso la Curva B del Napoli, scatenando una risposta immediata dei tifosi partenopei. La tensione ha continuato a crescere anche all'inizio della ripresa, e si temeva addirittura una possibile sospensione della gara. I petardi hanno poi raggiunto la pista atletica intorno al campo, creando ulteriori problemi di sicurezza.
RITARDO NEL SECONDO TEMPO - A causa del botta e risposta tra le due tifoserie, il secondo tempo è iniziato con cinque minuti di ritardo. L'arbitro Collu ha preso tempo prima di far ripartire il match, dato che il fumo dei fumogeni aveva invaso il terreno. Lo speaker dello stadio ha più volte invitato i tifosi a calmarsi, chiedendo di sospendere il lancio di petardi per evitare conseguenze più gravi.
Alla fine la partita si è conclusa con un netto 5-0 da parte del Napoli, ma la serata del derby delle due Sicilie non rimarrà impressa solamente per la vittoria della squadra di casa, ma anche per il comportamento delle tifoserie sugli spalti che hanno rischiato di rovinare l'evento.
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