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Chievo Verona, la verità di Ventura: “Basta menzogne. Ecco perché mi sono dimesso…”

Chievo Verona, la verità di Ventura: “Basta menzogne. Ecco perché mi sono dimesso…”

L'ormai ex tecnico del Chievo Verona, Gian Piero Ventura, spiega la scelta di dimettersi dall'incarico

Mediagol22

Gian Piero Ventura rivela i motivi per cui si è dimesso all'incarico di tecnico del Chievo Verona.

L’ex commissario tecnico della Nazionale italiana, subentrato all’esonerato Lorenzo D’Anna, ha rassegnato le dimissioni dopo soltanto quattro partite, durante le quali aveva aveva collezionato tre sconfitte e un pareggio. I clivensi si trovano all'ultimo posto della classifica di Serie A con zero punti, complice la penalizzazione assegnatagli dal Tribunale della Figc a causa del caso riguardante le plusvalenze fittizie. Ad aggravare la situazione del club veronese, adesso è l'assenza di un tecnico alla guida della squadra.

L'allenatore ligure, a due giorni dall'ufficialità della decisione, ha raccontato, ai microfoni dell'Ansa, del suo arrivo a Verona e ha spiegato le ragioni della sua scelta:

"Stavolta non tollero menzogne, mi sono dimesso dal Chievo non per i risultati - sarei andato via anche in caso di vittoria col Bologna - ma perché io e la società volevamo raggiungere la salvezza attraverso due strade diverse. E ho rinunciato a due anni di contratto senza chiedere né pretendere alcunché. Sono arrivato al Chievo perché il presidente Campedelli è un amico e perché il momento di difficoltà della squadra coincideva con la mia grande voglia di riprendere ad allenare. Ho poi deciso di interrompere il rapporto, non per i risultati, ma quando ho avuto la certezza che, benché volessimo raggiungere lo stesso obiettivo, cioè la salvezza, io e la società volevamo perseguirla attraverso strade diverse. A quel punto, né io potevo pretendere che loro sposassero le mie idee, né loro potevano pensare che io condividessi il loro percorso. Ho rinunciato a due anni di contratto consensualmente".