Parola a Diego Foresti. L'attuale direttore generale del Catanzaro ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di TMW e TuttoC, a margine dell'11^ Festival del Calcio Italiano - affrontando diversi temi - tra cui il primato in classifica in Lega Pro del club calabrese, il mercato invernale ed il calcio proposto da Vincenzo Vivarini. Di seguito le sue parole:
LE DICHIARAZIONI
Catanzaro, Foresti: “Con Vivarini cambio di marcia. Strada lunga, Crotone non molla”
"Sono felice di essere qui e onorato di ritirare questo premio, che condivido con tutta la proprietà, coi ragazzi e col mister. La strada è ancora lunga, ma stiamo facendo cose importanti. Il Crotone non molla e sappiamo che tutte le gare sono importanti: bene così, abbiamo chiuso bene il girone di andata, 51 punti fatti con 55 gol fatti e 8 subiti penso che siano un risultato importante. Ma conta poco al momento".
In vista del girone di ritorno: "C'è sempre da migliorare nella vita, abbiamo un mister che lo sa benissimo e ne ha fatto il suo motto. Sognare in piccolo vuol dire valutare solo la partita che hai di fronte e l'abbiamo imparato l'anno scorso: non possiamo basarci sui 51 punti fatti finora e pensare di replicarli. Nulla è impossibile, ma bisogna sempre cercare di migliorarsi, a partire dalla prima del girone di ritorno".
Squadra impostata lo scorso gennaio: "È cambiato tanto l'anno scorso, è vero, però la squadra è stata costruita con un lavoro che parte da due anni e mezzo fa. Le cose non erano messe come adesso, io penso che il lavoro paghi sempre, prima o dopo. Sapevamo che stavamo facendo un lavoro importante, poi con l'avvento di Vivarini e del suo staff abbiamo cambiato marcia: già negli ultimi mesi dell'anno scorso si era visto un calcio diverso. Poi col Padova sapete tutti com'è finita, ma è stato il trampolino di calcio per capire che quello attuale poteva essere un anno importante. Quello che ha costruito Vivarini penso sia sotto gli occhi di tutti: in C è difficile vedere una squadra che giochi come il Catanzaro".
Mercato di riparazione: "Sinceramente, non ne abbiamo ancora parlato. Siamo concentrati sull'ultima partita di venerdì, ci eravamo prefissati di non parlarci, visto come stavano andando le cose. Sicuramente ci siederemo con la proprietà, col direttore sportivo e col mister. Il mister dirà la sua e poi dipenderà dai giocatori che magari giocano meglio, se vogliono restare o no. La cosa migliore che abbiamo a Catanzaro in questo momento è il gruppo: tutti partecipano, a prescindere da quanto giocano. Penso sia il segreto dietro questi 51 punti".
Dimissioni Ghirelli: "Se l'ha fatto, avrà avuto i suoi motivi. Oggi c'è Marcel Vulpis, penso che ci sia molto da fare: c'è tanto da migliorare e bisognerà partire subito, già dal format. Ormai se ne parla da tempo, ma non è mai stato cambiato: penso che la Serie C debba cambiare, è un campionato professionistico come A e B, sia a livello di lega che arbitrale. Gli arbitri sono uomini che devono gestire partite importanti, con società importanti che investono molto: è giusto che abbiano gli stessi mezzi delle categorie superiori".
Big contro il format proposto: "Penso che non fosse possibile fare sei gironi da dieci: mi sembra assurdo, per come siamo messi oggi. Negli ultimi anni la Serie C non ha fatto sempre belle figure: spesso nel Girone C ci siamo trovati a giocare con una squadra in meno, ricordo col Trapani che fummo i primi ad aspettare i 45 minuti in campo. Ghirelli ha dato le dimissioni, ne hanno preso atto tutti i presidenti e ora si deciderà cosa fare in futuro".
© RIPRODUZIONE RISERVATA