"Non parlerò di numeri, ma questo progetto richiederà l’investimento di tanto denaro per raggiungere la categoria promessa".
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Tacopina: “Catania ha più potenziale rispetto a Bologna e Venezia. Il Palermo? Non so cos’è…”
Le dichiarazioni rilasciate dal noto manager italo-americano
Parola di Joe Tacopina. Il noto manager italo-americano diventerà presto il nuovo presidente del Catania. Nelle scorse ore, infatti, le parti in questione hanno trovato l'accordo per la cessione del club etneo, con le firme che verranno apposte con ogni probabilità il prossimo 9 gennaio 2021. "I piani per il mese di gennaio sono già decisi. Ci sono state delle chiamate per alcuni accordi di massima che verranno finalizzate nel corso del mese di gennaio", ha dichiarato l'ex patron del Venezia, intervistato ai microfoni di 'Itasportpress'.
DIFFERENZE -"Cosa c'è di diverso nel progetto Catania rispetto a Bologna e Venezia? La differenza sta nel potenziale. Il Catania ha un potenziale incredibile. Non solo per i tifosi, ma ha uno dei migliori impianti sportivi in Italia se non il migliore. E ancora, ripeto, i tifosi. Potrebbero davvero essere importanti in termini economici. C’è il Massimino che può davvero portare un numero elevato di persone e quindi di denaro. Poi ci sono anche le altre città vicine come Siracusa che sono bellissime e possono attirare molti investimenti tra calcio e turismo. Ci sono tante possibilità non solo a Catania ma in tutta la Sicilia anche dal punto di vista turistico. In Nord America ci sono tanti siciliani che possono essere interessati".
IL DERBY E NON SOLO -"Il derby con il Palermo è una partita che vale solo tre punti? Chi è il Palermo? (ride...) Non sono sicuro di chi siano... Per noi tutte le partite saranno da tre punti. C’è grande entusiasmo a Catania? Per me è qualcosa di speciale. Non ho bisogno che i tifosi facciano una cosa così per me. L’importante è che apprezzino il nostro lavoro e quello della squadra. Conoscono i tifosi catanesi e la gente di Catania. Ho bisogno che ci supportino e che siano felici del nostro operato e di quello che faremo", ha concluso Tacopina.
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