serie a

Lazio-Cagliari, la polemica di Zenga: “Non capisco perché a noi non danno questi rigori”

Il tecnico del Cagliari sulla vittoria contro la Lazio

Mediagol52

Sconfitta in rimonta per il Cagliari.

Sul campo dello stadio Olimpico è andata in scena la sfida tra la Lazio e il Cagliari, che si sono affrontati in occasione della trentacinquesima giornata di Serie A: i rossoblù erano passati in vantaggio con la rete di Simeone, ma i padroni di casa sono riusciti a ribaltare il risultato grazie ai gol di Milinkovic-Savic e Ciro Immobile.

Al termine del match il tecnico del Cagliari, Walter Zenga, è intervenuto ai microfoni di DAZN, esprimendo la sua rabbia per il rigore non dato al Cagliari per fallo di mano di Milinkovic-Savic:

"Chi ha inventato questa regola ama il calcio balilla, ma questa volta mi si è girata contro. In questo caso il braccio di Milinkovic-Savic è nettamente largo, non capisco perché non vadano a vederlo. Il regolamento di adesso dice che questo è rigore, non capisco perché agli altri questi rigori si danno e al Cagliari no. Poi la partita la perdiamo lo stesso, non è questo il problema, ma questi sono episodi che pesano. Atalanta, Fiorentina, questa: sono tutti episodi che alla fine di un campionato contano.

Non c'è da discutere, al VAR lo vedono, non è che sono lì a bersi un caffè. Poi Cragno è stato il migliore in campo, abbiamo meritato di perdere o forse di pareggiare, ma questa non è una discussione da fine partita. Questo è rigore, punto. Futuro? Appena arrivati abbiamo cercato di dare stabilità alla squadra perché avevamo poco tempo. Giocare una volta ogni 3 giorni porta degli scompensi, ovviamente, non lavorando sui dettagli e avendo tempi compressi. Mi piacerebbe poter dare continuità, allenare una squadra come un allenatore deve fare e se avrò questa possibilità bene altrimenti niente. Ho fatto tutto quello che potevo, ma la squadra è sempre stata in partita e va a casa con la testa alta. Loro avevano spinto tanto, erano stanchi e potevamo giocarci 3 attaccanti. Era un momento particolare, ma il primo tempo della squadra mi è piaciuto. Volevamo che i due interni uscissero di più sui centrali della lazio. Ma giocavamo contro una squadra che lavora insieme da tanti anni, che si è giocata lo scudetto e che è andata giustamente in Champions. I giocatori si applicano, mi seguono e tutti hanno speso il massimo che avevano. Cragno? Io quando allenavo il Crotone l'avevo visto dal vivo e pensavo che lui e Meret, tolto Donnarumma, fossero i migliori. Poterlo allenare è un grande vantaggio per me".