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Cagliari, Zenga: “Ho parlato con Maran, una persona che stimo. I rossoblù li seguo da tempo. Voglio riportare entusiasmo”

Il nuovo allenatore del Cagliari, Walter Zenga, sulle motivazioni che lo hanno spinto ad accettare la proposta della dirigenza sarda

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Il Cagliari, reduce da un periodo negativo, si prepara in vista della gara contro la SPAL, in programma sabato.

Walter Zenga, neo tecnico dei sardi, ha parlato in conferenza stampa, presentandosi al nuovo pubblico. Il coach ex Palermo e Catania ha elogiato la compagine precedentemente guidata da Rolando Maran, in cerca di una vittoria per uscire da un momento complicato: "Inizio dicendo che ho chiamato subito Rolando Maran. E’una persona stimo e penso abbia fatto un buon lavoro. Il Cagliari è un’ottima squadra. Voglio riportare entusiasmo in una squadra importante che rappresenta una regione intera. Mio figlio Walter jr. non vede l’ora di arrivare a Cagliari a giocare con Joao Pedro, Nainggolan e Simeone perché lo abbiamo visto giocare con Fiorentina e Parma. Con il presidente c’è un rapporto di grande stima e amicizia, il Cagliari è una squadra che seguo da tempo. A me piace molto guardare le cose che facciamo con i miei collaboratori, con cui eravamo fino a poco fa a rivedere quello che abbiamo fatto. Max lo conosco da una vita, credo che sappia fare benissimo la match analysis, così come la presenza del professor De Bellis: non abbiamo bisogno di avere 15 persone, possiamo dividerci bene il lavoro con quelli che siamo. Nel 2014 sono stato vicino al Cagliari, ma era un momento particolare. Avevo i bambini piccoli ed ero in ballottaggio con un mio grande amico come Gianfranco Zola. Non possiamo parlare di un rifiuto, ma prendo questa domanda come spunto per dimostrare a tutti coloro che nutrono dubbi su di me che si erano sbagliati”.

Infine Tommaso Giulini, presidente dei rossoblù, si è espresso in merito alla scelta di Zenga come nuovo allenatore: "Il mio stato d’animo è quello di salvare la faccia, perché da tre mesi stiamo facendo ridere. Mi interessa solo questo, ma non voglio entrare in altri discorsi: abbiamo fatto ridere tutti, società compresa e l’allenatore che c’era fino a domenica. Tutti responsabili, non solo i giocatori. Di fatto c’è stata una serie di episodi che hanno fatto sì che il Cagliari non fosse più quello ammirato con la Fiorentina, a partire da Lecce in poi. Questa è la realtà, sono certo e convinto che la scelta di Carli su Zenga sia la scelta migliore in assoluto per ridarci compattezza ed entusiasmo, così come la voglia di curare ogni minimo dettaglio da veri professionisti, che va fatto per conservare il proprio posto di lavoro. Per quanto riguarda il Coronavirus, credo che le cose si sarebbero potute gestire in maniera molto diversa, noi sicuramente non giocheremo questo weekend: sicuramente le prime due partite contro Spal e Verona in trasferta si giocheranno a porte chiuse, mentre speriamo di giocare col Torino a porte aperte”.