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Cagliari-Milan, Maran: “Le sconfitte pesano, dobbiamo migliorare in fretta. Basta negatività”

Le dichiarazioni rilasciate dal tecnico rossoblù Rolando Maran al termine di Cagliari-Milan

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Un'altra sconfitta per il Cagliari.

I rossoblù, dopo un avvio di stagione straordinario, stanno adesso vivendo un momento negativo. Gli isolani, infatti, non vincono da inizio dicembre, quando hanno battuto la Sampdoria. Da allora, un pareggio e quattro sconfitte in campionato. Una brusca battuta d'arresto, culminata quest'oggi nel match contro il Milan, terminato con il risultato di 0-2 in favore dei rossoneri.Il tecnico Rolando Maran, intervenuto in conferenza stampa al termine della gara, ha commentato la prestazione dei suoi.

"Le quattro sconfitte pesano come un macigno, anche se nell'arco di un campionato ci sta un piccolo periodo negativo. Oggi abbiamo fatto un primo tempo da Cagliari, soffrendo un po' la loro fisicità ma l'abbiamo fatto giocando a calcio e tenendo il pallino noi. Poi, purtroppo, concediamo gol con troppa facilità: dobbiamo essere bravi per far finire questo trend quanto prima. Il Milan ha verticalizzato tutta la partita su Ibra, ma ha trovato due gol su calcio piazzato a metà campo. Se vogliamo fare in modo che questo periodo finisca, dobbiamo far tesoro di questo e migliorare in fretta. Se ripenso alla Lazio viene davvero tanta rabbia, perché forse si è messo in piedi un meccanismo negativo nelle nostre teste. Anche oggi abbiamo subito dei gol che non si possono concedere, come con la Juventus. Dobbiamo fare qualcosa di più, io per primo".

A proposito, invece, dei cambi: "Senza equilibrio non riesci a impensierire gli avversari: dovevamo mantenere un'ossatura di squadra definita, con Joao e Radja che dovevano sfruttarne le sponde standogli vicino. Con il Milan non vinci buttando dentro tanti attaccanti, ma con l'equilibrio: dobbiamo toglierci da questa cappa di negatività in cui siamo entrati, ma dobbiamo sempre ricordarci che siamo al sesto posto. Per il mercato vediamo, il direttore Carli è stato chiaro ed è inutile che io ripeta i suoi stessi concetti".