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Atalanta-Cagliari, Di Francesco: “La Dea è una grande squadra. Il ritorno di Nainggolan? Rispondo così”

Le dichiarazioni rilasciate dal tecnico del Cagliari nel post-partita

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Cinque a due. E' questo il risultato finale maturato questo pomeriggio al Gewiss Stadium.

Una vittoria, quella conquistata dall'Atalanta ai danni del Cagliari, centrata grazie alle reti messe a segno da Luis Muriel, dal Papu Gomez, da Mario Pasalic e da Duvan Zapata nel primo tempo, da Sam Lammers nella ripresa. Intervenuto in conferenza stampa al termine della sfida valida per la terza giornata del campionato di Serie A, il tecnico del Cagliari Eusebio Di Francesco ha analizzato la prestazione offerta dalla sua squadra.

"Abbiamo fatto sicuramente bene nei primi 25', abbiamo ribattuto colpo su colpo. Appena abbiamo allentato, loro ne hanno approfittato. Abbiamo affrontato una squadra forte, dovevamo essere messi meglio in campo. Abbiamo giocato tre squadre difficili, siamo in una fase di costruzione. Abbiamo pagato anche questo. Ricordiamoci sempre che abbiamo affrontato una squadra che ne ha fatti quatto alla Lazio, una squadra che concretizza le occasioni con grande facilità. Cragno non ha fatto parate importanti nel primo tempo, nella ripresa è stato bravo", sono state le sue parole.

MODULO E NON SOLO -"Ho cambiato il modulo nel secondo tempo? Ho schierato il 4-2-3-1, ci ha dato dei vantaggi con Joao Pedro vicino all'attaccante. Il sistema conta poco, ma conta più l'atteggiamento individuale e di squadra. Come si colmano le lacune? Si coprono anche col mercato, tanti giocatori arrivano da diversi campionati e si stanno rendendo conto di cosa che è la serie A. La crescita passa anche da queste sconfitte".

AI MICROFONI DI DAZN - "Nel secondo tempo la squadra è tornata in campo con la voglia di provarci e di non disunirsi, questo mi è piaciuto. Il mercato? Nainggolan è un giocatore dell’Inter, se la società ha detto di attendere dobbiamo farlo. Servono dei giocatori, anche per cercare di far amalgamare i tanti giovani che sono arrivati", ha concluso Di Francesco.