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Coronavirus, Balotelli: “Sembra non ci sia una fine. Al Manchester City problemi di guida e cibo”

L'attaccante del Brescia ha commentato il periodo di quarantena che sta vivendo a causa dell'emergenza Coronavirus

Mediagol52

La quarantena di Mario Balotelli.

Dopo più di un mese dall'inizio della quarantena l'Italia sta iniziando a beneficiare delle misure restrittive adottate dal Governo: il numero dei tamponi risultati positivi sta infatti continuando a scendere quotidianamente, e sono sempre in aumento i pazienti che non necessitano più di terapia intensiva o completamente guariti. Nonostante ciò è ancora presto per ritornare alla normalità, e questi ultimi giorni di aprile saranno fondamentali per gettare le basi e passare finalmente alla tanto attesa fase 2, ossia quella di "convivenza" con il Coronavirus.

Intanto arrivano anche segnali positivi per quanto riguarda la possibilità di far ripartire le manifestazioni sportive, in particolar modo il mondo del calcio con le gare che si giocheranno chiaramente a porte chiuse fino al termine della stagione. I club di Serie A si stanno infatti attrezzando e preparando per la fine del mese, quando cioè sarà permesso ai giocatori di ritornare in campo per svolgere le consuete attività di allenamento sul campo: un passo necessario per riprendere il ritmo e dunque iniziare di nuovo a giocare per terminare la stagione attuale. Ci sono però molti pareri discordanti a riguardo, e uno di questi è quello di Mario Balotelli, attaccante del Brescia, che durante una diretta Instagram sponsorizzata da Puma sul profilo Instagram di Thierry Henry, si è detto titubante circa la possibilità di ritornare in campo: "Mi sto allenando, onestamente non è semplice. Spero che tutto questo finisca presto. Adesso sembra che stia migliorando, un poco, forse alla fine del mese potremo uscire, ma io dubito. Se le persone dovessero tornare fuori, allora ci saranno nuovi contagi. Non lo so, sembra non ci sia una fine".

Infine, un breve commento sulla sua carriera, durante la quale ha giocato anche in Premier League con il Manchester City e in Ligue 1 con il Rennes: "Miglior campionato dove ho giocato? In Premier League, sicuramente. Il calcio è fantastico, i fan anche. Ci sono paparazzi, giornalisti, ma il modo in cui le persone dicono ciao... non è pazzo. Ho auvto problemi di cibo, di guida, ma è sicuramente il migliore".