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Brescia, rottura con Balotelli. Diego Lopez: “Mi ha deluso, nella vita contano i fatti”

Diego Lopez parla della rottura tra il Brescia e Balotelli

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Caos in casa Brescia.

Le Rondinelle, a pochi giorni dalla ripresa della Serie A dopo lo stop dettato dall'emergenza Coronavirus, si trovano a prepararsi a tentare il tutto per tutto per evitare la retrocessione. La squadra si trova all'ultimo posto della classifica con 16 punti. Un ulteriore problema, inoltre, si è presentato nelle scorse ore. Il rapporto tra la società e Mario Balotelli sembra essere infatti giunto ai titoli di coda. L'attaccante si è assentato in questi giorni dagli allenamenti senza motivi ritenuti validi. È per questa ragione che il patron Massimo Cellino avrebbe inviato al calciatore una lettera per chiedere la rescissione unilaterale del contratto. A commentare la complessa questione, in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, il tecnico Diego Lopez.

"Pensavo che giocando nella sua città potesse dare tanto. Aveva tanto da dare, ma doveva fare di più, molto di più. I fatti sono questi. È normale che sia deluso. Per Mario mi sono speso molto, ma da lui pretendevo e pretendo altrettanto. Io credo che ognuno sia padrone del proprio destino, ma non a parole. Con i gesti. Siamo quello che facciamo, non quello che diciamo. Mario si allena da solo perché i suoi compagni hanno fatto un percorso che lui non ha fatto. Era facoltativo, va bene, ma il gruppo ha preso una strada e lui un’altra. Su Zoom, durante la quarantena, non si è visto. Anche se lui dice di stare bene, non è al livello dei compagni. Ora deve recuperare, punto. Non so se questa sia stata la sua ultima occasione. Ha ancora 30 anni, non 40. Dipende da lui. Ma così, no. Serve un’altra testa".

L'allenatore del Brescia, inoltre, si è espresso in merito alla stagione della sua squadra, soffermandosi sulle possibilità che questa ha di conquistare la salvezza.

"Mi sono chiesto - ammette Diego Lopez - come sia possibile motivare una squadra in queste condizioni. Ma poi vedo che la squadra ci crede. Sul serio. Ci credeva già prima, quando erano tutti in casa, rinchiusi spesso in appartamenti piccoli. Hanno lavorato bene, con voglia, energia, anche quando era facoltativo, fra mille difficoltà. Soprattutto, credono in se stessi. Io credo che sia molto difficile salvarci, ne sono e ne siamo consapevoli. Però il nostro obiettivo è fare più punti possibile, dobbiamo pensare solo noi stessi. Un risultato porta a un altro. Proviamoci. Accettare l'incarico è stato un azzardo. Cellino mi ha dato fiducia e io lo ringrazio. Sono qui a prescindere da ciò che succederà. Se non mi mandano via, io resto qua. Tonali? Se sta bene, gioca. Di lui si parla tanto. È un ragazzo innamorato del pallone. Ha tutto, ma può diventare ancora più forte. Non ha limiti".