Di Anthony Massaro
Focus
Brescia-Palermo, Corini torna al Rigamonti: la promozione, gli esoneri e Cellino
La promozione in Serie A, gli esoneri e il ritorno in panchina nella scorsa stagione. Oggi alla guida del Palermo, Eugenio Corini si appresta a far visita da avversario allo stadio Mario Rigamonti che, per molti anni, è stato la sua casa ma che nel prossimo match di Serie B ritroverà da avversario.
Una storia d'amore con le Rondinelle nata in seguito all'esonero di David Suazo nel settembre 2018. Il Genio subentrò a stagione in corso, ereditando una classifica condizionata da due sconfitte, due pareggi ed una sola vittoria nelle prime cinque sfide ufficiali. Nonostante le difficoltà, l'ex capitano rosanero riuscì nell'intento di motivare e rivitalizzare un gruppo parzialmente lacerato da tensioni e risultati al di sotto delle aspettative. Corini ricostituì un’identità tangibile sul piano collettivo, fu in grado di instillare una mentalità forte ed un impianto di gioco marcatamente propositivo. Obiettivo propedeutico che permise la risalita del Brescia in classifica fino ad ottenere, dopo 33 giornate di gestione, la promozione diretta in Serie A.
L'anno 2019/2020 fu tangibilmente condizionato dall'esplosione vulcanica gestionale del patron Massimo Cellino. Al netto di una rosa abbastanza modesta, il mister di Bagnolo Mella non riuscì a proseguire quanto di buono fatto nel torneo cadetto, finendo per essere sollevato dall'incarico il 3 novembre 2019, dopo aver totalizzato in undici partite solamente sette punti. Quindi l'approdo di Fabio Grosso in panchina, con l'obiettivo mai centrato di rivitalizzare la piazza. Per il difensore campione del mondo sole tre partite disputate da tecnico del Brescia, collezionando ben tre sconfitte. Una breve parentesi che portò l'ex patron del Cagliari a richiamare Eugenio Corini alla guida delle Rondinelle.
Ritorno del Genio che solo inizialmente portò i suoi frutti, con due vittorie, un pareggio ed una sconfitta nelle prime quattro uscite contro Spal, Parma,Lecce e Sassuolo. Poi il nuovo calo che stroncò per l'ennesima volta il percorso dell'allenatore bresciano, capace di totalizzare il magrissimo bottino di un solo pareggio e ben quattro dolorosi ko. Quest'ultimi risultati ritenuti imperdonabili dal patron Cellino, deciso nel cambiare nuovamente capitano di una barca indirizzata sempre di più verso il fondo. Il subentro di Diego Luis López, non invertì la rotta e la squadra lombarda retrocedette in Serie B al termine della stagione.
Un anno da tecnico del Lecce e poi il clamoroso ed ultimo ritorno a Brescia. Dopo non esser riuscito nell'intento di riportare in massima serie il club salentino, rimase svincolato quasi per tutta la stagione 2021/2022, prima di ricevere la chiamata delle Rondinelle - intenzionate a voltare pagina in vista dei playoff - e soprattutto in seguito all'esonero di Filippo Inzaghi. In semifinale la sfida pregiata contro il Monza del patron Silvio Berlusconi e del direttore Adriano Galliani, allestitori di una squadra fortemente candidata alla vittoria finale. Nel doppio confronto con il Brescia del Genio, i brianzoli ebbero la meglio in entrambe le circostanze, vincendo 1-2 e 2-1, eliminando i biancazzurri dal mini torneo valido per compiere il salto di categoria.
Quella sconfitta contro la formazione allora guidata da Giovanni Stroppa fu decisiva per interrompere definitivamente i rapporti tra Corini ed il presidente Massimo Cellino. Un amore durato a lungo, intenso ed anche complicato ma culminato in un addio che, con ogni probabilità, non troverà proseguo in futuro.
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