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Inter-Bologna, Mihajlović: “Non mi interessava il risultato, i nerazzurri non meritavano la sconfitta…”

Inter-Bologna, Mihajlović: “Non mi interessava il risultato, i nerazzurri non meritavano la sconfitta…”

Le parole del tecnico dei rossoblù in merito alla vittoria ottenuta contro i nerazzurri

Mediagol52

Esordio da sogno per Siniša Mihajlović.

Il posticipo pomeridiano della ventiduesima giornata di Serie A ha visto l'Inter ospitare il Bologna tra le mura dello stadio San Siro: dopo novanta minuti di sofferenza, i rossoblù sono riusciti a portare a termine una vera e propria impresa, riuscendo a trionfare grazie alla rete realizzata da Federico Santander.

Al termine della sfida il nuovo tecnico del club emiliano è intervenuto in conferenza stampa, elogiando la prestazione dei suoi uomini: "Non mi interessava il risultato, bensì la prestazione, pressare alti ed essere offensivi. Anche saper soffrire conta. Loro sono stati sfortunati, anche noi non bravi a sfruttare altre occasioni nel primo tempo. Ci mancano due settimane di lavoro come piace a me per alzare il tiro e giocare con intensità. Se non vinciamo con il Genoa questo successo però perde di significato. Con convinzione si può anche vincere a San Siro. Sapevamo che avremmo trovato un'atmosfera così, dipende sempre da te fare bene e vincere gare così. L'Inter è stata brava e ha giocato bene, non meritava di perdere e si poteva anche pareggiare. Siamo stati fortunati in alcune circostanze. Dovevamo stare uniti e così è anche arrivata una vittoria. I nerazzurri sono ben allenati, hanno sbagliato cose che di solito non falliscono. Sono convinto che usciranno da questo momento negativo4-2-3-1? In realtà in mezzo eravamo a tre, i mediani uscivano sul portatore di palla e aggredivano lo spazio alle spalle dei centrocampisti dell'Inter. Ripeto, non parlo dei singoli, tutti hanno fatto una grande partita. Importante è che anche chi entra a gara in corso, come Destro e Krejci, diano sempre un contributo. E stasera lo hanno fatto al massimo. Lyanco? L'ho voluto perché lo conosco bene e so quello che può darmi. Ogni tanto è un po' ballerino come tutti i brasiliani, ma anche a Torino l'ho buttato dentro nel derby contro la Juve e ha sempre mostrato personalità. Non ha paura di niente. A fine primo tempo zoppicava, vediamo domani come sta".