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Bologna-Roma, Mihajlovic e quel retroscena: “Ho litigato con Mourinho, poi…”

Bologna-Roma, Mihajlovic e quel retroscena: “Ho litigato con Mourinho, poi…”

Le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa da Sinisa Mihajlovic alla vigilia della sfida Bologna-Roma

Mediagol (nc) ⚽️

Poco più di ventiquattro ore e sarà Bologna-Roma. "E' una partita importante: dovessimo vincere andremmo ad un punto dai giallorossi. Rispettiamo ogni avversario, ma senza paura, è così che vogliamo affrontare la sfida". Lo ha detto Sinisa Mihajlovic, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro gli uomini di José Mourinho, in programma domani - mercoledì 1 dicembre - alle ore 18:30, allo Stadio "Renato Dall'Ara". Diversi i temi trattati.

IL FACCIA A FACCIA -"Mourinho? Lui è un grande allenatore e una grande persona. Siamo amici, ogni tanto ci sentiamo. Mi ha scritto quando sono diventato nonno dicendomi che non vede l'ora che succeda anche a lui e gli ho risposto che c'è sempre tempo: sono molto contento di vederlo. Mi è quasi sempre stato simpatico, solo all'inizio abbiamo bisticciato. Mi ricordo che col Catania contro l'Inter del Triplete vincemmo noi. Poi quando arrivò a Roma lui disse qualcosa contro di me e io risposi che non potevo parlare con uno che non aveva mai giocato a calcio ad alti livelli. Alla fine però ci siamo chiariti, siamo rimasti amici. Mou mi è sempre stato vicino, anche nel momento della malattia e questo non lo dimentico. Veniamo da due paesi in cui la furbizia e la lealtà la fanno da padrone nei caratteri della gente, quindi qualcosa in comune c'è", le sue parole.

ARNAUTOVIC E NON SOLO - "Siamo due serbi e tra serbi siamo molto legati. Poi tifiamo Stella Rossa. Con lo Spezia non volevo tirasse lui la punizione, ma alla fine siamo stati fortunati perché abbiamo preso il rigore e lui ha segnato. Ma sulla punizione avevo ragione: il tiro era una ciofeca... Marko è un leader, i ragazzi si sentono forti con lui in campo. E' anche agevolato perché parla quattro o cinque lingue. Da lui mi aspetto sempre di più. Ogni partita per vincere bisogna sputare sangue. Anche gli anni scorsi era così, ma quest'anno ancora di più. Questo è anche il bello del campionato italiano che forse non è il migliore al mondo, ma sicuramente il più difficile. Chi allena in Italia farà sempre bene all'estero, viceversa è più difficile. Ci vuole tempo per adattarsi".

MERCATO -"Se penso al mercato di gennaio? No, è una finestra di mercato difficile in cui si fa fatica a trovare giocatori che stanno bene e che si adattino al ruolo della squadra. Vediamo come andranno queste cinque/sei partite, perché se si fa bene i discorsi saranno diversi. Ci sono tante cose che dobbiamo migliorare. Settimana scorsa ho chiesto qualità, spietatezza, precisione. Per quanto riguarda la fase offensiva, per esempio, concretizziamo poco rispetto a quanto creiamo. Ci sono poi altre diverse cose che si possono migliorare", ha concluso Mihajlovic.