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Bari, Mignani: “Siamo un cantiere aperto, mi aspetto di più. Mercato? Alleno chi ho”

PALERMO, ITALY - APRIL 30:  Nene' oif Bari celebrates with teammates after scoring the equalizing goal during the serie A match between US Citta di Palermo and AS Bari at Stadio Renzo Barbera on April 30, 2018 in Palermo, Italy.  (Photo by Tullio M. Puglia/Getty Images)

Le parole del tecnico dei pugliesi in merito alla stagione sportiva appena cominciata

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Onestamente siamo sempre un cantiere aperto su tuti gli aspetti e si è visto.

Queste le dichiarazioni di Michele Mignani, tecnico del Bari intervenuto in seguito al pareggio per 1-1 ottenuto sul campo del Potenza. All'esordio stagionale in Serie C, la formazione pugliese non è riuscita ad ottenere il primo successo della sua annata sportiva, dimostrando di aver ancora qualche punto debole all'interno del proprio organico. Ne è consapevole lo stesso Mignani, che in un'intervista esclusiva ai microfoni di RadioBari ha voluto commentare e analizzare la prestazione messa in campo dalla sua squadra. Dal rettangolo verde al calciomercato, diversi i temi trattati dall'allenatore dei Galletti, in cerca ancora della quadratura tecnica e tattica perfetta.

Ecco, di seguito, le dichiarazioni di Mignani: “È la partita d’esordio che può lasciare sempre delle sorprese. Mi aspetto molto di più da parte dei singoli e del collettivo. Abbiamo fatto un primo passo, abbiamo sofferto contra una squadra che sapevo fosse più avanti di noi. Se non ci caliamo in questa mentalità diventerà difficile. Comunque i ragazzi hanno corso, combattuto e con un episodio sono andati in vantaggio: dispiace non aver ottenuto una vittoria. Nel complesso sono convinto che questa squadra possa crescere, ma deve farlo velocemente perché nessuno aspetta”.

“Era la nostra seconda partita vera, sotto certi aspetti siamo un pochino indietro ma abbiamo finito meglio di loro. Il mercato? Alleno quelli che ho, non posso pensare che la squadra possa essere ribaltata in due giorni. Avevamo poche alternative e soluzioni, abbiamo bisogno di una rosa più cospicua. Siamo all’inizio, dobbiamo pensare con ottimismo: prendiamoci questo punto, abbiamo bisogno di tempo. Avevamo quattro difensori contati, Celiento in panchina e Mane che deve capire il futuro. Una squadra che va completata in vari reparti, ma non sempre si può fare quello che si vuole. Antenucci? I loro difensori hanno molta fisicità e nel primo tempo i nostri attaccanti hanno sofferto. Botta sicuramente ha caratteristiche diverse e pensavo che in quella posizione avrebbe potuto mandare in porta Cheddira. Sapevamo che loro erano pericolosi sulle palle alte, a volte ci siamo riusciti e a volte no”.

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