"Mercato? Io credo che abbiamo fatto buone cose, lavorando molto. Abbiamo avuto delle indicazioni precise dalla società. Abbiamo preso 15 giocatori (16 contando Sibilli). Abbiamo fatto quello che potevamo fare". Così Giuseppe Magalini, intervenuto nella giornata di venerdì in sede di conferenza stampa. "Secondo me si è parlato poco del mercato in uscita, dove siamo riusciti a cedere giocatori che qui avrebbero trovato poco spazio. Siamo convinti di aver fatto il massimo e di aver fatto bene. Ci tengo a ringraziare la proprietà per le disponibilità che mi ha dato. Importante anche il lavoro di Valerio Di Cesare che mi è stato di grandissimo aiuto", ha proseguito il direttore sportivo del Bari.
BARI
Bari, Magalini: “Mercato? La rovina sono i fondi stranieri, hanno drogato la B”
SU LONGO - "Abbiamo condiviso con l'allenatore la costruzione di questa squadra. Per noi l'organico ha valore per poter disputare al meglio il campionato. Abbiamo lavorato ogni giorno gomito a gomito con Longo. Quando Longo ha parlato qua ha detto che non è venuto per vivacchiare. Se noi avessimo 7 punti in classifica risponderemmo ad altre domande. Noi siamo convinti di avere valori diversi da quelli che abbiamo raccolto finora e ne è convinto anche mister Longo. Noi siamo sereni. Abbiamo una condivisione di intenti con il mister. Con lui abbiamo fatto una deviazione sul finire del mercato, decidendo di prendere un attaccante in più e un trequartista in meno. L'organico è ben riempito e corrisponde alle volontà di mister Longo".
SU PARTIPILO -"Ho letto molte cose. Noi ci siamo seduti con il Parma. E' una falsità che non ci sia mai stata una trattativa con il Parma. Non abbiamo trovato un accordo. A me dispiace, perché noi eravamo anche disposti a fare uno sforzo ulteriore per lui. Lui ci ha messo grande impegno per venire qua, ma non ce l'abbiamo fatta. Io vi posso garantire che è stato fatto il massimo. Il nostro massimo non è stato sufficiente. Ma al tavolo con il Parma ci siamo seduti. Noi con il Parma siamo partiti almeno 40 giorni fa, a noi hanno chiesto un prestito oneroso. Quello che hanno chiesto al Frosinone io non lo so".
PRESTITI -"Per me quello dei prestiti è un falso problema. Il Bari ha una rosa al 50% di proprietà, altri calciatori in prestito con diritto di riscatto e altri in prestito secco. Se il Bari l’anno scorso non avesse avuto prestiti, sarebbe stato un problema costruire la squadra. Ciò che conta è avere convinzione in ciò che si fa. Oliveri, ad esempio, è il secondo anno che lavora con me in prestito. Si può creare una continuità. La B è cambiata in maniera esponenziale, sono arrivati fondi stranieri con disponibilità importanti che non hanno vergogna ad investire cifre spropositate, drogando così il calciomercato e la cadetteria".
© RIPRODUZIONE RISERVATA