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Bari, Luigi De Laurentiis contro il padre Aurelio: “Dice ca***te! Siamo ambiziosi”

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Le dichiarazioni rilasciate dal presidente del Bari: "Abbiamo sbagliato, non mi sottraggo da colpe e responsabilità".
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"Vengo da un periodo che dire difficile è poco. È stato un anno faticoso, pieno di errori e sfortune, senza gli infortuni non ci saremmo trovati a lottare per i playout. Abbiamo sbagliato, non mi sottraggo da colpe e responsabilità, nel calcio può accadere. Penso che un anno così può insegnare tanto, non lo auguro a nessuno perché ho vissuto un senso di impotenza". Lo ha detto Luigi De Laurentiis, intervenuto nella giornata di oggi in sede di conferenza stampa. "Questo periodo è finito con una salvezza importante e lacrime vere. Questo sentimento riguarda chi ci ha messo sempre tanta passione. Mi sono ritrovato sotto scorta, ho visto la mia libertà limitata e sono stato insultato dalle tribune, nonostante questo sono rimasto seduto. Qualcuno si è chiesto dove fossi, vorrei dire che sono rimasto sempre qui", ha proseguito il presidente del Bari.

SU MAGALINI E LONGO - "Siamo ripartiti immediatamente cercando le risorse giuste, un direttore sportivo come Magalini, esperto e scopritore di talenti. Longo ha un curriculum di grande rispetto, ci ha colpito il suo entusiasmo e la sua forza. Andremo alla ricerca di uomini e persone con il carattere per restare in campo. L'altra notizia è l'arrivo del nostro vice-direttore sportivo Valerio Di Cesare, ha tenuto in mano spogliatoi interi ma ha una umiltà senza precedenti. Quando parlavo della Serie B come un vanto sono stato travisato, parlavo della difficoltà della categorie e del budget enorme di alcune società. Al di fuori delle paracadutate e delle società con budget stranieri, noi siamo state tra quelle che hanno speso di più. Il Parma ha speso 324 milioni in quattro anni per andare in A, io non posso competere, né con loro, né con il Como. Nonostante questi siamo stati la seconda per investimenti".

MERCATO -"Avevamo parlato di un piano triennale, quest'anno difficile ci lascerà i migliori protagonisti del campionato passato, poi andremo sul mercato per costruire un gruppo più forte. Il mercato di gennaio è stato l'errore più importante. Il budget è quello dell'anno scorso, che in passato ha permesso a squadre come il Frosinone di andare in Serie A, tutto dipende dalle risorse umane che vengono scelte, oggi c'è un nuovo ciclo, con una direzione sportiva ancora più forte. A chi pensa che possiamo vivacchiare voglio ricordare che siamo arrivati ad un passo dalla Serie A. Siamo ambiziosi, abbiamo un budget che può permetterci di farlo. Anche i prestiti non sono per forza negativi, possono aiutarci. Probabilmente la Lega di B dovrebbe dare meno soldi, ma i nostri investimenti resteranno gli stessi, vorrà dire che perderemo di più. Se dovesse servire parlare di più per ricucire con la piazza io lo faccio, gli altri presidenti non li vedo così attivi nel raccontare il loro iter lavorativo, la credibilità che mi sono costruita l'ho fatta da presidente che ci mette sempre la faccia".

SU ADL - "Le parole di mio padre hanno fatto male anche a me. Che mio padre possa dire cazzate penso sia chiaro. Mi ha fatto degli sgambetti e in famiglia ci sono state tensioni. Non per difenderlo, perché non si può fare, ma credo lui volesse difendere la multiproprietà, ovvero due imprenditori privati che difendono due brand sportivi. Ma questo gruppo investe molti denari, in passato questa squadra è fallita, con noi sarà impossibile. Questo è il massimo investimento che un gruppo come noi potrà fare. Nel calcio ci sono tanti fondi che si fanno avanti contattando i brand sportivi, oggi il nostro paese ha un grandissimo appeal per gli investimenti. A oggi non è arrivata nessuna proposta vera e concreta, se dovesse arrivare la valuteremo. Io comunque non mollerò, ho la voglia di lottare per dimostrare che il mio è un impegno sano e veritiero. Non è questo il luogo per parlare di cifre. Ho avuto un incontro con degli americani, ma non ho la volontà di parlarne pubblicamente per questioni di business. Se dovessero arrivare ne parlerò".