La Iena Matteo Viviani racconta Paul Baccaglini: “Mi deve ancora 5 euro…”

"Chi è Paul Baccaglini? Premetto subito che mi fa piacere poter usare il vostro mezzo per ricordare a Paul che mi deve ancora 5 euro (ride, ndr)".

Matteo Viviani, celebre inviato de Le Iene, racconta Paul Baccaglini ed esordisce con questa battuta. Il volto noto del programma di Italia 1, intervistato da Mediagol.it nel corso del consueto appuntamento pomeridiano sulle frequenze di Radio Action, sottolinea come per lui la notizia annunciata oggi da Zamparini"è arrivata come un fulmine a ciel sereno". La domanda che la tifoseria rosanero si pone in queste ore è effettivamente chi è Paul Baccaglini: "Paul si riconosce da lontano, perché con tutti quei tatuaggi che si è fatto è difficile confonderlo tra la folla. Il problema è che, se dovesse decidere di farsi un tatuaggio per ogni vittoria del Palermo, non saprebbe dove farselo, perché non vi è più spazio sulla sua pelle - ironizza Viviani -. E' una persona poliedrica che vuole cimentarsi in nuovi contesti provando a fare del suo meglio. Mi auguro che sarà un presidente fantastico, però non posso garantire per ciò che riguarda le sue capacità di presidente. Lui rappresentante di un altro presidente che regge le fila? Che funga da vestito non penso e non credo: è un'ipotesi che scricchiola un po'".

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"Alle Iene - prosegue Viviani a Mediagol.it - si occupava più del lato faceto e goliardico del programma, però non si è mai propriamente calato nel giornalismo d'inchiesta, che è un'altra cosa. Zamparini dice che Baccaglini non capisce un cavolo di calcio? Ah ah! Potrebbe essere anche un punto a suo favore: se i grandi luminari hanno un po' fallito, magari lui che è 'vergine' sotto questo punto di vista combinerà qualcosa di meglio".

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Domani la presentazione ufficiale, Baccaglini darà ufficialmente avvio al suo mandato a capo del Palermo Calcio: le Iene realizzeranno un servizio su Paul? "Beh, parlo in maniera schietta come sono solito fare: le Iene non sono in vendita. Mi spiego meglio: non faremmo mai un servizio se alla base non vi sarà un motivo solido. O meglio, mettiamola così, i casi sono due - ipotizza Viviani -: o il nostro caro Paul la fa grossa, ma grossa grossa, tanto da costringerci ad andare a cercarlo e in questo caso non abbiate dubbi che lo faremmo; oppure ci potrebbe essere un servizio celebrativo, giusto per ricordare che ha fatto parte della nostra squadra, sempre se qualcuno dei nostri autori la riterrà un'idea simpatica. Vedremo. Presto, comunque, lo chiamerò, dicendo che il debito di 5 euro, dato il suo nuovo incarico, passa a 18!".