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Avellino, D’Agostino: “Scappiamo dalla Serie C! I nostri obiettivi non cambiano”

Avellino

Le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal presidente dell'Avellino dopo l'esonero di Piero Braglia

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"Siamo qui per prenderci le nostre responsabilità, abbiamo cambiato un po' le cose, per cercare di portare a termine gli obiettivi iniziali. Speriamo di fare meglio di quanto stessimo facendo, quindi cercheremo di andare avanti per raggiungere quelli che erano i nostri obiettivi". Lo ha detto Angelo Antonio D'Agostino, intervenuto in conferenza stampa per presentare il nuovo tecnico ed il nuovo direttore sportivo dell'Avellino. Diversi sono stati i temi trattati dal presidente del club irpino, che ha scelto di affidare la guida tecnica della prima squadra a Carmine Gautieri dopo l'esonero di Piero Braglia. Di seguito, le sue dichiarazioni.

"Ringrazio pubblicamente Piero Braglia e il direttore Di Somma, a cui mi ero affidato per l'area tecnica. Non avendo avuto le risposte desiderate, siamo qui, dopo aver fatto la scelta di cambiare. Si continuano a dire tante cose su quello che è l'obiettivo della società, noi crediamo fino alla fine negli obiettivi che vogliamo raggiungere. Pensiamo di fare meglio, vogliamo fare meglio. La società ha un obiettivo ben preciso, ha idee molto chiare e ha messo in campo tante risorse per raggiungerli. Niente ci può fermare. Il nostro obiettivo è sempre quello. Vogliamo raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati e con la nuova dirigenza e col nuovo mister l'auspicio è quello di fare molto meglio", le sue parole.

"Serie A in tre anni? Non è cambiato nulla, i sogni sono sempre gli stessi, le motivazioni e l'entusiasmo anche. Magari la data può cambiare, ma il resto non cambia, gli obiettivi sono gli stessi. Siamo qui e abbiamo cambiato proprio per questo, ci crediamo. Dobbiamo scappare da questa categoria, abbiamo fatto delle scelte. Il calcio è una attività e ci siamo fissati degli obiettivi per fare il massimo. Voglio unità di ambiente, voglio che ci sia entusiasmo anche tra i tifosi. Prima della partita avevo detto a Di Somma: è finito il tempo della ricreazione. E che se si sarebbe perso, si sarebbero pagate le conseguenze. Ho visto poi i ragazzi un po' spenti e alla fine abbiamo deciso di optare per questa scelta. Il rapporto umano con Di Somma, resta", ha concluso D'Agostino.

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