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Gosens: “Spiego mio no al Newcastle e mio sì all’Inter. L’addio all’Atalanta… “

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Le parole dell'esterno ex Atalanta, Robin Gosens, sul suo approdo all'Inter

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Approdato in nerazzurro a gennaio, Robin Gosens rappresenta il grande acquisto del mercato invernale dell'Inter. Il neo acquisto del club meneghino, intervenuto ai microfoni di "Klicker", ha svelato alcuni retroscena legati alla trattativa che lo ha poi portato ad approdare a Milano.

“È successo che c’è stato il mio trasferimento meraviglioso all’Inter, che io considero incredibilmente bello. Se ero d’accordo con il Newcastle? Così sembrerebbe. Ne hanno scritto così in tanti, come meglio credevano. Sì, ho avuto un’offerta, ma l’ho rifiutata. Non ho mai detto sì. Mi stupisco sempre di come alcune cose vengano discusse telefonicamente in maniera discreta da entrambe le parti e poi in qualche modo vendono fuori. Si dice sempre: “Ce lo teniamo per noi”. E un’ora dopo lo leggi su Internet. Questo è il mio enigma. Ci ho pensato al Newcastle, ma non l’ho mai preso effettivamente in considerazione. Ogni volta che devo prendere una decisione mi faccio sempre una lista di pro e contro. E guardo cosa pesa si più. Nei pro c’erano un contratto importante e la Premier Legaue, nei contro c’erano però troppi punti. Avrei compromesso i miei obiettivi sportivi. Credo sia umano averci riflettuto. Andare a fare lo stesso lavoro con uno stipendio più remunerativo? Indicatemi qualcuno che direbbe subito no, grazie. Non si tratta solo di me. Con quei soldi avrei probabilmente potuto mantenere la mia famiglia ancora per un paio di generazioni. Se ho rinunciato alla valigia piena di soldi? Mi piacerebbe alla fine della mia carriera guardarmi allo specchio e poter dire: Ho ottenuto il massimo dalla mia carriera sportiva. Con il Newcastle questa sensazione non l’ho mai avuta fin dall’inizio”.

Sull'Inter: “Come ho saputo dell’interesse dell’Inter? È stato pazzesco. Lunedì sera ho ricevuto diversi messaggi dal mio agente ma ero già a dormire da un po’. Mi ha detto che il direttore sportivo dell’Inter lo aveva senza ulteriori indugi portato in ufficio a Milano dicendogli che volevano ingaggiarmi già a gennaio. C’era già stata un’occasione di andare all’Inter nel 2020? E per questo ho reagito in maniera prudente. Ma il mio agente mi ha detto: Questa volta potrebbe davvero andare in porto. Poi si è sviluppato tutto abbastanza velocemente nel corso della giornata di martedì. I club si sono incontrati e hanno cercato subito di chiudere in modo che martedì sera fossi già sicuro che questa volta il trasferimento era sicuro. Mercoledì i due club avevano quasi trovato un accordo. Nel pomeriggio sono andato a Milano perché l’Inter voleva essere sicura che avessi curato l’infortunio. E giovedì dopo le visite mediche sapevo che era fatta. Davvero surreale”.

Sull'addio all'Atalanta: “Perché l’Atalanta in passato si è opposta al mio trasferimento e stavolta no? Me lo sono chiesto anche io. Dopo aver salutato i miei compagni nello spogliatoio sono andato dal presidente Percassi e gli ho chiesto proprio questa cosa. Perché ora? Perché in inverno? Lui mi ha risposto: “Ne abbiamo parlato in società e le eravamo d’accordo che tu meritassi una possibilità in un top club. Ti sei impegnato per il club, hai sempre dato tutto. Adesso si è presentato questo top club e noi ti lasciamo andare perché te lo auguriamo dal cuore”. Questo mi ha toccato profondamente. Da qualche parte in questo mercato c’è ancora un po’ di umanità”.

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