serie a

Atalanta-Sassuolo, Gasperini: “Prevenuto con Abisso. Champions? Testa al campionato”

PARMA, ITALY - MARCH 31:  Gian Piero Gasperini head coach of Atalanta BC looks on during the Serie A match between Parma Calcio and Atalanta BC at Stadio Ennio Tardini on March 31, 2019 in Parma, Italy.  (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Il tecnico dell'Atalanta sulla vittoria contro il Sassuolo

Mediagol52

Inizio straripante per l'Atalanta.

Lo stop di tre mesi per l'epidemia di Coronavirus non ha fermato la strapotenza dell'Atalanta, che in occasione del recupero della ventiseiesima giornata di Serie A ha travolto il Sassuolo sul campo dello stadio Atleti Azzurri d'Italia: a decidere la sfida sono stati il gol di Djimsiti, l'autorete di Bourabia (che si è poi riscattato segnando il gol del 4 a 1 finale) e la doppietta di un ritrovato Duvan Zapata.

Al termine del match il tecnico della Dea, Gian Piero Gasperini, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport, esprimendo tutta la sua soddisfazione per la prestazione dei suoi uomini:

"C’erano diversi interrogativi su questa partita, riprendevamo dopo un lungo periodo di inattività. Però abbiamo fatto bene, non era per nulla facile anche perché il Sassuolo è una squadra molto pericolosa. Non ho detto nulla di grave all'arbitro, non c’erano gli estremi per l’espulsione. Però le decisioni al Var sono state pesanti: ero prevenuto con Abisso, questo non va bene da parte mia, ma il secondo gol è pesante. Eravamo tutti sconcertati, dopo Valencia pensavamo che la situazione potesse durare meno. Poi è esplosa, in particolare qui a Bergamo con tanti morti e contati. In quel periodo ci sentivamo con i ragazzi ma li ho lasciati liberi, loro cercavano di allenarsi autonomamente. Hanno avuto grande attaccamento alla città, nessuno ha lasciato Bergamo e c’è sempre stata la convinzione che prima o poi si sarebbe ripreso. Ma è una storia lunga, sotto l’aspetto psicologico ci sono state tante situazioni diverse. Penseremo più avanti alla Champions: la immaginavamo diversa, speravamo di portare tanti bergamaschi in giro per l’Europa. E’ una competizione che sarà rivoluzionata, seppur sempre prestigiosa. Speriamo che ci sia un po’ di pubblico, senza tifosi si perde spettacolo. Ma ora la nostra testa è solo al campionato, perché per partecipare nuovamente alla Champions dobbiamo finire tra le prime quattro. E’ questo il nostro obiettivo".