Sarebbe dovuto andare alla Sampdoria, ma poi ha scelto l'Atalanta di Giampiero Gasperini: stiamo parlando dell'attaccante sloveno Josip Ilicic.
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Atalanta, Ilicic: “A Palermo avevo la testa per aria, non ero pronto per la Serie A. Fantacalcio? Non lo sopporto…”
L'ex attaccante del Palermo ha raccontato i propri trascorsi in maglia rosanero, spendendo anche qualche parola sul compagno Jasmin Kurtic e sul fantacalcio...
Non ha buoni rapporti con i social l'ex giocatore del Palermo, costretto a bloccare molti profili su internet. Ecco cosa ha dichiarato a proposito della questione durante un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport: "Mi continuavano a scrivere per il fantacalcio. Ma cos’è? Non lo sopporto".
C'è chi pensa che dopo l'exploit della scorsa stagione, l'Atalanta non possa tornare in Europa: "Sbagliato, abbiamo le qualità per giocarcela con tutti. A cominciare dall'Inter domenica prossima. Il merito per la loro stagione è tutto di Spalletti. I giocatori sono più o meno quelli della scorsa stagione, ma i risultati no. Con la Fiorentina incontrammo l'Inter di Mancini quando era prima in classifica, ma non mi dava l'impressione di avere la giusta mentalità e infatti vincemmo 4-1 a San Siro e poi i nerazzurri crollarono. Quest'anno invece mi sembrano più solidi, più squadra, ecco".
Il suo arrivo a Bergamo ha costretto Kurtic a giocare meno: "Jasmin è un mio caro amico e un gran giocatore, ma le scelte le fa l'allenatore. Chiaro, se mi avessero detto che venendo qui avrei tolto il posto a lui, non avrei accettato".
A 29 anni Ilicic ha anche qualche rimpianto per ciò che concerne la sua carriera: "Sono arrivato in Italia tardi. Giocavo al Maribor, ma il campionato sloveno non è la stessa cosa. E quando mi sono trovato a Palermo, avevo la testa per aria. Non ero preparato alla Serie A".
Però il suo sinistro era già piuttosto decisivo in terra siciliana: "In Slovenia cresciamo per strada, per questo dal punto di vista tecnico siamo forti in tutti gli sport. Io da ragazzino uscivo di casa e andavo al parco giochi. Una volta giocavo a calcio, un'altra a basket, un'altra a tennis. Sono diventato forte in tutto: se mi vedesse a pallacanestro, se ne accorgerebbe".
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