Parola a Gian Piero Gasperini. Dopo l'ultima stagione poco felice trascorsa alla guida dell'Atalanta, l'ex tecnico di Inter e Palermo, tra le altre, è tornato a parlare del suo immediato futuro in nerazzurro. Gasperini è riuscito a portare la Dea ai massimi livelli del calcio italiano, rendendola avversario temibile anche in Europa. L'ultima travagliata stagione non cancella quanto di buono fatto da Gasp a Bergamo, anche se delle riflessioni sul proprio futuro il tecnico le ha logicamente portate avanti.
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Atalanta, Gasperini: “Non siamo una big, lavoriamo per esserlo. Futuro? Percassi…”
Nell'intervista concessa all'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, Gasperini ha parlato dei colloqui avuti con la famiglia Percassi, con i proprietari del club che lo hanno convinto a restare ancora alla guida della formazione atalantina nonostante qualche sua legittima perplessità. Ecco, di seguito, un estratto del suo intervento: "Con i Percassi c'è un rapporto di stima e gratitudine. Ho detto loro: "Forse sono io quello che deve andare via" ma non hanno voluto assolutamente. Ora ci unisce lo slancio per ripartire. Se sono ancora qui è per il forte legame con la città. Ho percepito forte la richiesta della gente e questo mi ha condizionato perché io ero veramente pronto a lasciare, se la società avesse voluto. Ai tifosi chiedo una cosa: Bergamo non si può gonfiare la bocca dicendo "torniamo in Champions", altrimenti non è più Bergamo. Altrimenti saremo scontenti anche di un pareggio e tutto si farà difficile. Non possiamo avere la convinzione di essere una big. Noi non siamo una big, lavoriamo per diventarlo. E intanto diamo battaglia e ci divertiremo".
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