Remo Freuler in fiducia verso la finale di Coppa Italia contro la Juventus.
serie a
Atalanta, Freuler: “Coppa Italia? Abbiamo un vantaggio. Juventus, se non va in Champions League…”
Il centrocampista svizzero a 360° in vista della finale di Coppa Italia
L'Atalanta di Gian Piero Gasperini sta disputando l'ennesima stagione sulla cresta dell'onda sportiva. Per il terzo anno di fila, riesce nell'impresa di qualificarsi alla Champions League, dando continuità ad un progetto al quale, in molti, avrebbero dato breve scadenza.
Oltre i preconcetti sportivi e le limitazioni imposte da storia, tradizione e risorse economiche, la compagine bergamasca può anche sognare la vittoria della Coppa Italia. Nella finale in programma per mercoledì al Mapei Stadium, i nerazzurri se la vedranno con la Juventus di Andrea Pirlo, non impeccabile sotto diversi punti di vista nel corso di questa lunga e complessa annata sportiva.
In merito alla finale e a diversi altri temi, è intervenuto il centrocampista atalantino Remo Freuler, che ai microfoni de La Gazzetta dello Sport ha spiegato il momento della squadra in avvicinamento a tale importante appuntamento. Queste le sue dichiarazioni.
"La vittoria di un mese fa ci ha dato consapevolezza. Sappiamo che possiamo batterli, era accaduto solo una volta in Coppa Italia in tutti questi anni. Non è che perché ha vinto 9 scudetti e ha sempre fatto la Champions deve andarci per forza anche l’anno prossimo. Sicuramente sono rimasto sorpreso dalla loro stagione, ok non vincere sempre, ma non mi aspettavo di vederla così indietro. Evidentemente la società ha fatto delle scelte che non hanno pagato nell’immediato. Ma non è detto che siano sbagliate in ottica futura"
"La maglia non data a Robin? Magari stavolta sarà più disponibile... Se per renderlo più buono deve vincere, allora speriamo che Gosens resti a mani vuote. Comunque, per quanto riguarda poi la maglia, l'abbiamo regalata io e Hateboer, anche se forse non è la stessa cosa. Nuova Coppa Italia? Non mi piace. Tutti d’accoro che la Superlega fosse sbagliata, poi escludono le squadre di C. Così si cancella il sogno dei piccoli, che è motore dello sport. Al traguardo devi arrivare con merito, non per diritto".
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