Mediagol
I migliori video scelti dal nostro canale

serie a

Robinho, la sentenza della Corte di Milano: l’ex attaccante rossonero condannato a nove anni. Le ultime

Robinho, la sentenza della Corte di Milano: l’ex attaccante rossonero condannato a nove anni. Le ultime

Le ultime indiscrezioni circa la condanna dell'ex Milan, Robinho

Mediagol8

Shock Robinho.

L'ex talento del Milan è stato accusato di stupro dalla Corte d'Appello di Milano. Il calciatore che in passato ha vestito la maglia rossonera è stato pertanto condannato a nove anni di carcere a causa di alcuni atti illeciti che proprio l'ex attaccante brasiliano ha compiuto nel 2013, anno nel quale Robinho aveva ventitré anni e si trovava proprio a giocare per il Milan con assidua regolarità.

 AC Milan v Brescia Calcio - Serie A

"Robson de Souza Santos, ed i suoi complici hanno manifestato particolare disprezzo nei confronti della vittima che è stata brutalmente umiliata e hanno da subito cercato di sviare le indagini offrendo agli inquirenti una versione dei fatti falsa e previamente concordata", scrive la Corte d'Appello di Milano. Nei mesi scorsi il Santos lo aveva messo fuori rosa perché in Brasile erano tornate a circolare voci circa il processo di Robinho. In particolare la maggior parte delle reazioni e polemiche furono scatenate da diverse intercettazioni telefoniche dell'inchiesta pubblicate a discapito della versione dei fatti dell'ex Manchester City.

"L'illustrato quadro probatorio - scrivono i giudici - dimostra in modo inequivocabile, a parere della Corte, lo stato di totale incoscienza della persona offesa. A fronte delle floride condizioni economiche di Robinho decantate dalla difesa e che avrebbero costituito l'obiettivo ultimo della denuncia, egli - scrive la Corte - non ha inteso avanzare neppure una offerta risarcitoria che, anche nella prospettiva difensiva di una mancata percezione del dissenso, avrebbe potuto trovare spazio".

"Secondo le indagini, l'ex giocatore del Milan e i suoi complici, la sera del 22 gennaio 2013, avrebbero fatto bere la ragazza fino al punto da renderla incosciente e poi l'avrebbero violentata in un guardaroba di un locale notturno della movida milanese, dove la giovane si era recata per festeggiare il suo compleanno", scrive invece il noto quotidiano Il Messaggero. La difesa di Robinho consisterebbe nel fatto che la ragazza fosse solita a bere alcolici e che in particolare, nel corso di quella serata, si trovava in buone condizioni psicofisiche. Per la Corte, invece, "non si ravvisa alcun elemento positivo diverso dall'incensuratezza, di per sé sola non sufficiente, per concedere agli imputati le circostanze attenuanti generiche". Seguiranno aggiornamenti..