La Premier League prova a ripartire.
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Premier League, il CEO Masters spiega: “Ripresa degli allenamenti, campi neutri, contratti in scadenza i 30 giugno”
Il CEO della Premier League, Richard Masters, ha parlato di tutti i cambiamenti che saranno attuati nei prossimi giorni
Dopo quasi due mesi di lock-down a causa della pandemia di Coronavirus che ha colpito il mondo intero, i club del massimo campionato inglese hanno richiamato i proprio tesserati per iniziare nuovamente gli allenamenti rispettando le norme di sicurezza in attesa di una decisione definitiva circa la ripresa della stagione: ci sono comunque ancora molte perplessità anche tra i giocatori, che come in Italia hanno espresso la loro perplessità di ritornare a giocare nonostante l'emergenza sanitaria sia ancora in atto.
A commentare la situazione della Premier League è intervenuto il CEO della Lega, Richard Masters, che ha parlato dopo la video conferenza durante la quale i 20 club hanno discusso la possibilità di riprendere il campionato. Queste le sue dichiarazioni:
"Il governo britannico ha definito una tabella di marcia per il ritorno alla normalità, e durante l'ultimo incontro abbiamo ricevuto informazioni anche sul possibile ritorno del calcio. Accogliamo favorevolmente questi passi in avanti e siamo pronti a fare la nostra parte. Stiamo lavorando con tutte le parti interessate: il governo, i nostri partner, la Football Association, la EFL(English Football League, che comprende Premier League, League One e League Two), la PFA (Soccer Players Union) e la LMA (Coaches Union), per creare un modello responsabile e sicuro al fine di portare a termine la stagione. Il primo passo è ritornare ad allenarsi rispettando la distanza e la sicurezza necessaria e per questo abbiamo stilato un protocollo, approvato da uno staff medico, e una società per eseguire i tamponi. Non è stata presa nessuna decisione. Non verrà concordato nulla fino a quando non ci consulteremo con i giocatori e gli allenatori. La sicurezza viene prima di tutto e dobbiamo ascoltare il Governo, le autorità e gli esperti medici e seguire i loro consigli".
Sulla possibilità di giocare su campi neutrali: "Ne abbiamo parlato. Ovviamente è preferibile che tutti i nostri club giochino in casa, se possibile, ma tutti dovrebbero essere consapevoli di ciò che le autorità stanno dicendo e continueremo a conversare con loro. Abbiamo parlato con le autorità delle condizioni alle quali potremo far ripartire la Premier. E' chiaro che che a questo proposito alcuni club hanno opzioni più solide di altri".
Tra le opzioni prese in considerazione vi è anche quella di ridurre la durata della stagione: "E' la prima volta che discutiamo della riduzione della stagione. Tra i nostri obiettivi vi è quello di terminare la stagione, ma è importante discutere con i club di tutte le opzioni possibili. Al momento nessun altro modello è stato preso in considerazione. Queste sono conversazioni che potremmo avere in futuro".
Infine, in merito alla questione dei contratti che terminano il 30 giugno: "Abbiamo lavorato il più duramente possibile per garantire che i club portino a termine la stagione con la stessa squadra che avevano prima della sospensione. Oggi è stato concordato che i giocatori possono estendere i loro contratti oltre il 30 giugno, ossia fino alla fine della stagione, ma le parti devono trovare l'accordo entro e non oltre il 23 giugno".
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