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serie a
Parla l'ex Fiorentina Marcos Alonso.
Il terzino sinistro del Chelsea di Antonio Conte, intervistato da Marca, ha ripercorso diverse fasi della sua carriera da calciatore, passate tra Liga, Serie A e Premier League, soffermandosi sui vari tecnici che lo hanno allenato e sulla possibilità di essere convocato e giocare per la Nazionale spagnola. Di seguito le sue interessanti parole.
"Differenze fra la Premier e il resto dei campionati? Hanno il loro modo di vivere. La gente lavora duramente la settimana per andare a vedere la propria squadra nel weekend e vivere tutto ciò che circonda l'evento con passione. Le persone hanno grande rispetto per i calciatori, qua ci si diverte davvero".
"Il momento del Chelsea? Questa stagione è più complicata della scorsa. Abbiamo quattro competizioni e una rosa che non è particolarmente lunga. Risultati come quelli col Watford però ci danno morale. Il Manchester City sta andando forte, ma prima o poi avranno un calo e noi dovremo sfruttarlo".
"La Nazionale spagnola? Non credo di essere svantaggiato. E' vero che a volte giocare fuori ti regala meno visibilità, ma con una squadra come il Chelsea non è così. Io potrei dare tanto alla Spagna. Io però resto concentrato solo sul Chelsea e non mi preoccupo, in fondo è una decisione che non spetta a me".
"Atletico Madrid in difficoltà in Champions League? Non saprei... Provo affetto per l'Atletico, ma l'unica cosa che mi interessa è vincere la prossima sfida con la Roma".
"Il Real Madrid? Ad un tratto mi trovai a fianco di Cristiano Ronaldo, Kakà, Raul... Mi è mancata la pazienza, arrivai a debuttare ma volevo giocare tutte le partite. Arrivò un'offerta dalla Premier e la accettati, ora non ho rimpianti".
"Antonio Conte? Sono fortunato. Montella, Paulo Sousa, ora Conte. Lavora in maniera fenomenale, è un duro che si concentra molto sulla parte fisica e su quella tattica. Negli allenamenti soffriamo, ma poi i risultati si vedono in campo".
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