L’attaccante portoghese classe 1985 Cristiano Ronaldo, attualmente in forza al Manchester United, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di DAZN Spagna. Principale argomento trattato da CR7, la sua voglia di vincere ancora tanti trofei nonostante l'età.
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Manchester United, Cristiano Ronaldo: “Voglio vincere ancora tanto. Champions…”
Cristiano Ronaldo, calciatore del Manchester United, ex Real Madrid e Juventus, ha rilasciato una lunga intervista in cui sottolinea la voglia di vincere ancora diversi trofei, nonostante l'età
Sulla carta, la stella portoghese non è più "giovane "secondo gli attuali standard del mondo del calcio che vedono la crescente presenza di calciatori millennials, ma la sua grinta e la sua condizione fisica fanno di lui uno dei giocatori più vincenti dell’attuale panorama calcistico e la sua fame di vittoria sembrerebbe essere costantemente accesa, così come reso noto dalle sue parole: "Difficile dire che non voglio di più, perché se sono in un club che mi dà la possibilità di vincere più cose, perché non farlo? È così anche con la nazionale. So di non avere molti anni davanti in carriera, me ne restano altri quatto o cinque, vedremo. Ma voglio vincere più trofei possibili, anno dopo anno i numeri parlano per me. Non c'è bisogno che ti dica che sono molto bravo, perché i numeri parlano da soli. Sono molto contento della mia forma, faccio ancora gol, aiuto le persone, le squadre dove gioco, sia in nazionale che al Manchester United, ed è per questo che voglio continuare così"
Di seguito le dichiarazioni dell’ex Real Madrid e Juventus:
in merito alle proprie condizioni fisiche: "Volevo dimostrare a me stesso di essere capace di giocare ancora ad alto livello. Penso di non aver deluso le aspettative: forse la gente si aspettava un Cristiano diverso, invece no. Sono qui, sto segnando gol, soprattutto in ChampionsLeague, dove sono andato a segno quasi in tutte le partite. Mi sento bene, è stato un bel cambiamento tornare a casa tanti anni dopo. Per me è stato motivo di orgoglio ed enorme soddisfazione"
Il ritorno allo United: "Lasciare lo Sporting e venire al Manchester è stato il vero cambiamento della mia vita. E ora tornare qui a 36 anni è stato un altro momento molto bello della mia vita: sono tornato qui da padre di famiglia, con tanti figli, dopo aver vinto tanto. Ho scritto una pagina nella storia del calcio".
Sulla sua carriera: "Bisogna essere intelligenti e sapere che a 18, 20 o 25 anni eri diverso rispetto a quello che sei ora a 35-36 anni. E questa è la maturità, l'esperienza, l'intelligenza per capire che magari perdi alcune cose ma hai più equilibrio e questo mi permette di esprimermi ancora al massimo"
L’importanza di divertirsi: "Prima giocavano sì, ma non avevano tante partite come noi adesso. Ho già superato le mille partite, è un numero molto alto, per farlo devi prenderti cura di te, continuare a lavorare. E soprattutto continuare a divertirmi, che è la cosa più importante. La mia motivazione è lavorare per vincere ancora qualcosa di importante”
Il numero sette conclude dicendo:"La mia vita è stata un viaggio molto bello. Ho lasciato un segno ovunque sono stato. Questo è un grande orgoglio per me e mi rende molto felice".
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