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Manchester City, Guardiola: “Scudetto? Spero Sassuolo! Haaland e Messi in comune…”

Guardiola
Il tecnico del Manchester City, Pep Guardiola, racconta il suo exploit al Barcellona con Messi e lo confronta anche con il suo Haaland.
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Pep Guardiola, tecnico del Manchester City, è intervenuto all'evento "Dialoghi sul talento", realizzato dalla Fondazione CRC in collaborazione con Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport Onlus, Fondazione Guardiola Sala. Alcuni passi interessanti per il professore del calcio, reduce da un ko contro l'Arsenal, che si sofferma anche sul proprio campioncino Erling Haaland:

"Ha in comune con Messi il senso del gol, Messi era più trequartista ma dagli una palla vicino all’area di rigore e fa gol. L'argentino è il più forte che abbia mai visto. La prima impressione come l’ultima. Maradona l’ho visto ma Messi l’ho visto in allenamento, nelle difficoltà. Arriva dall’Argentina distrutto, la prima parte della partita non la gioca, eravamo 0-0. Gioca gli ultimi 20 minuti e vinciamo 3-0 con suoi tre gol. Maradona ai suoi tempi sicuramente è stato più forte, ma io, mi dispiace per tutti gli altri, ma lui è un’altra roba”.

L'exploit a Barcellona - “Ho avuto una fortuna: mi hanno scelto. Passavo di lì, avevo persone che avevano fiducia in me. Potevano scegliere qualsiasi altro allenatore del mondo e sarebbe stato più facile. Il successo dell'allenatore è passione. Ma non ho conosciuto un tecnico senza passione, senza lavoro. Giocatori straordinari. E una società ben organizzata, la struttura su di me che mi proteggeva 100% al di là del risultato. Quando uno ha questo... Senza queste cose un allenatore non ce la fa. In questi anni non ho mica fatto un gol, parato un rigore. Posso dare un'idea. Alla fine la decisione è dei giocatori".

Il rapporto con Mazzone - "La prima volta che mi ha visto Mazzone mi ha detto “Non ti volevo” e mi son detto “Cominciamo bene l’esperienza italiana”. Lui era un allenatore vecchia scuola, poca tattica, due parole a tutti con impatto e carisma. A seconda della situazione reagiva diversamente. Quella reazione di Mazzone al 3-3 contro l'Atalanta? Ho pensato “Questo è il mio allenatore?!”"

Ora che ha vinto il Triplete -  "Tutto quello che facciamo è per essere amati, lotto per quello ogni giorno. Devono lottare tra loro, non me ne frega niente, è un business ma la prestazione deve andare al massimo. Poi si perde: pazienza, si vince la prossima settimana".

Chi vince lo scudetto in Italia - "Mi auguro il Sassuolo".

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