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Liverpool, Klopp ammette: “Ho atteso con ansia la ripresa, festeggeremo a marzo con i nostri tifosi”

Il tecnico dei Reds ha confessato di aver atteso con ansia la ripresa del campionato che riaprirà i battenti il prossimo 17 giugno

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La Premier League pronta a ripartire.

Dal 17 giugno il campionato inglese riaprirà con due sfide: Manchester City-Arsenal e Aston Villa-Sheffield Utd. A comandare la classifica del torneo è il Liverpool che occupa saldamente la prima posizione e per poter ufficializzare la conquista del campionato attende solo che la matematica condanni i Citizens. Il tecnico dei Reds, Jurgen Klopp, proiettandosi proprio al futuro trionfo ha ammesso che il titolo verrà festeggiato insieme ai tifosi nel marzo del 2021. Le parole dell'allenatore tedesco nel corso di un'intervista rilasciata a BBC Radio 5.

"Il giorno in cui abbiamo ripreso ad allenarci mi sono svegliato la mattina e ho detto: 'Sì, finalmente!', sembrava il primo giorno di scuola, anche se forse non ero così esaltato quando andavo a scuola, ma rende l'idea. Non vedevo l'ora ed è bello essere tornati, se certe cose non ci mancassero non sarebbero così importanti. Avevamo voglia di rivederci e poterlo fare è stato bellissimo. Prima o poi arriverà il giorno in cui avremo il tempo, la possibilità e il permesso di festeggiare insieme ai nostri tifosi e lo faremo, questo è il Liverpool, è sempre stato un club speciale e lo sarà anche in questo. Qualcuno dice: come si fa a festeggiare questo campionato l'anno prossimo a marzo? Se sarà possibile lo faremo con una grande parata, non ci importano i giudizi degli altri, sarà un momento solo nostro. Agli altri potrà non piacere ma a noi sì, quindi quando si potrà faremo quello che vogliamo. In questo momento però dovremo festeggiare la vittoria della Premier senza i tifosi e all'interno dello stadio, ma i nostri tifosi che in casa sono i migliori al mondo, ora dovranno essere i migliori al mondo a stare a casa. E lo faranno, perché sono dalla nostra parte, vogliono aiutarci e ora per farlo devono restare a casa, mandandoci il loro amore, le loro preghiere e i loro pensieri, noi li porteremo in campo e giocheremo il miglior calcio possibile".