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Liverpool, il kit manager svela il segreto di Alexander-Arnold: “Ecco perché indossa la 66”

LIVERPOOL, ENGLAND - NOVEMBER 05: Trent Alexander-Arnold of Liverpool takes a throw-in during to the UEFA Champions League group E match between Liverpool FC and KRC Genk at Anfield on November 05, 2019 in Liverpool, United Kingdom. (Photo by Alex Pantling/Getty Images)

Il kit manager del Liverpool ha spiegato perché il terzino inglese indossa il numero di maglia numero 66

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Il segreto di Trent Alexander-Arnold.

In Inghilterra vi è un particolare "rito di passaggio" per i giocatori che compiono il salto definitivo dall'Academy alla prima squadra. Ai giovani che passano tra i professionisti viene solitamente assegnato il numero di maglia più alto tra quelli disponibili: in tal modo, i club cercano di incentivare i più giovani ad impegnarsi duramente ed allenarsi con costanza al fine di ottenere un numero più "importante" e "pesante" dal punto di vista simbolico.

E' questo il motivo per cui Alexander-Arnold, passato in prima squadra all'inizio della stagione 2016/2017, ha sempre indossato un numero di maglia molto particolare e curioso da vedere su un campo di calcio, ossia il numero 66, con cui è diventato uno dei terzini migliori del palcoscenico calcistico europeo e conquistato la Champions League da assoluto protagonista.

A svelare tale retroscena è stato il kit manager (la figura incaricata di preparare le maglie dei giocatori prima delle sedute d'allenamento o delle gare ufficiali) del Liverpool, Lee Radcliffe, ai microfoni del sito ufficiale del club: "Quando riceviamo giovani ragazzi che vengono dall'Academy, cerchiamo sempre di dare loro un numero di maglia alto. Non ci piace dare loro un numero basso per non far pensare loro di avercela già fatta, se capite cosa intendo. Lo scegli perché è un numero libero ed è vicino al numero che pensavi di poter indossare. Ti diamo quello perché sei appena arrivato. Quando adesso vedo Trent sollevare trofei e festeggiare con il numero 66 sulla maglia, è una sensazione strana che non riesco nemmeno a descrivere. E' strano vedere qualcuno che è così felice con un numero di maglia così alto. Trent è felice di essere in prima squadra e ovviamente non si rende conto di quanto sia bravo. Ad essere onesti, non chiede mai nulla".