“La mia vita è radicalmente cambiata, non mi alleno più come prima e faccio cose diverse. Ma ci sono anche delle somiglianze, ad esempioil mio superiore attualmente è come fosse un allenatore, che mi dà le linee guida per vivere”
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Dal calcio alla chiesa, l’ex United Mulryne diventa sacerdote: “Come se Dio fosse il mio nuovo mister…”
L'ex centrocampista irlandese ha radicalmente cambiato il suo stile di vita: dalla felicità per un gol a quella donata nell'esercizio della professione sacerdotale
Con queste parole si apre l’intervista-confessione, sembra il caso di dire, di Philip Mulryne ai microfoni di Marca. Un passato da centrocampista di Manchester United e Norwich per l’irlandese, oggi ritiratosi dal calcio giocato a vita…religiosa. Sì, proprio così. A 39 anni l’ex calciatore ha preso i voti nell’ordine dei frati predicatori, diventando sacerdote. Un evento difficile da ricordare, quello del passaggio dal calcio alla religione, eccetto alcuni casi in cui protagonisti più o meno recenti del panorama del pallone hanno riscoperto la fede. Così l’ex United, appese le scarpette al chiodo nel 2008 dopo un anno di esperienza al King’s Lynn, ha deciso di intraprendere la strada della “professione solenne” nel 2016, poi quest’anno l’ordinamento a presbitero.
“In campo cercavo di inseguire i goal ed i trofei, adesso faccio lo stesso con Dio. Sono sempre stato molto credente, anche se ammetto che qualche sbaglio nella mia vita da calciatore l'ho commesso. Ma poi ti rendi conto che tutte quelle cose erano effimere, senti il bisogno di qualcosa di più profondo- ha proseguito Mulryne-. Ai tempi del Manchester gente come Keane o Beckham mi hanno insegnato cosa significa essere disciplinati e come lavorare sodo per raggiungere quello che si vuole. Ma la mia vita di adesso e la mia fede ora mi danno più felicità della vita che ho fatto in passato”.
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