Alvaro Morata è pronto a ripartire.
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Chelsea, la rivelazione di Morata: “L’infortunio mi ha ucciso. Ho toccato il fondo, sono stato molto vicino al…”
L'attaccante del Chelsea, Alvaro Morata, racconta uno dei momenti più neri della sua carriera: "Ero vicino al baratro, nessuno tranne mia moglie sa quanto è stato difficile"
Le cinque reti nelle ultime sei partite, e la continuità di presenze in campo sono la dimostrazione del fatto, che l'attaccante classe '92, dopo tanta sofferenza è riuscito finalmente ad uscire da quel tunnel buio e lungo che sembrava poter compromettere, definitivamente, la sua carriera: i problemi avuti in seguito all'infortunio subito nella passata stagione, hanno, infatti, catapultato lo spagnolo in uno uno dei momenti più neri e tristi della della sua vita.
Fondamentale per la rinascita, oltre alla sua grinta e caparbietà, è stato il supporto, l'affetto e il calore della moglie Alice Campello e della sua famiglia. Oggi, superata la crisi, l'attaccante del Chelsea, intervenuto ai microfoni del quotidiano inglese The Guardian, ha ripercosso quei momenti: "Nessuno tranne mia moglie, sa quanto è stato difficile l’anno scorso e la passata stagione. Ora sto bene, ma nell’ultimo mese della scorsa stagione sono stato davvero molto vicino al baratro. Non poteva andare peggio di così. Quando tocchi il fondo, l’unica cosa che puoi fare è tornare indietro e provare a risalire. Ci ho messo molto tempo per farlo, perché ho avuto un infortunio e quando giocavo non ero in forma, ma ora mi sento bene. Ho avuto un periodo in cui tutto andava storto, l’infortunio, mi ha letteralmente ucciso, perché i medici non sapevano cosa avessi. Era tutto strano. A volte, quando sai di essere fuori per un mese, è ok nella tua testa, perché sai che è un mese. Ma quando stai cercando di dare il meglio e non sei nel tuo momento migliore, è difficile. Tutti possono avere un momento difficile, anche quando sei famoso capita. Le persone credono che vada sempre tutto bene, e invece non è così".
"Come in tutte le situazioni della vita, se la testa funziona anche il corpo risponde presente. La cosa più importante è che, finalmente, ho trovato la strada giusta e la mia testa è ok. Nel calcio la condizione fisica è molto importante ma la testa lo è molto di più. Se non hai la testa, se la mentalità non è buona, allora sei nei guai. Ora fortunatamente sto meglio - ha concluso Morata -".
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