Ventisei anni dopo, Gabriel Omar Batistuta potrebbe tornare al Boca Juniors. Gli xeneizes furono il suo ultimo club argentino della carriera da calciatore: nel '91 la Fiorentina lo prelevò dalla Bombonera permettendo al pubblico italiano di conoscere in tutto e per tutto il killer instinct del ragazzo di Avellaneda.
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Nuovo ruolo per Batistuta in Argentina? “Io tra i candidati a ds del Boca Juniors”
L'ex centravanti di Fiorentina e Roma: "Ho saputo di essere tra i candidati alla poltrona di direttore sportivo del Boca Juniors. Sono orgoglioso, anche perché tifo per gli xeneizes".
E oggi di Bati si parla, e molto, in orbita Boca: potrebbe essere lui il successore di Juan Simon nel ruolo di manager della società azul y oro, appena laureatasi vincitrice del campionato di Primera Division. Batistuta è in lizza assieme a Mauricio Serna e Sebastian Battaglia.
A parlare di questa eventualità, proprio l'ex centravanti di Fiorentina e Roma. "Sì, ho saputo che esiste un interesse del Boca Juniors nei miei confronti, ma allo stato attuale nessuno mi ha chiamato per chiedermi qualcosa - ha raccontato a Fox Sports -. Ho letto qualche articolo, ho ascoltato la notizia nelle tv: chiaramente mi fa piacere far parte dell'elenco dei tre candidati e, ovviamente, un ruolo del genere mi renderebbe solamente orgoglioso. Io sono un tifoso del Boca Juniors, che è la squadra più grande d'Argentina".
Dallo studio gli chiedono delle perplessità dell'ambiente xeneize e lui risponde: "Non conosco le inquietudini in tal senso dei tifosi del Boca, però ne ho sentito parlare - risponde -. Sapete meglio di me cosa succede in questi casi: ci sono delle trattative, alcune di queste vanno a buon fine, altre no. Poi dipenderà anche da cosa mi chiederanno in particolar modo e se loro stessi saranno contenti del contributo che potrò offrire alla causa", ha aggiunto Batistuta che poi ha spiegato la sua concezione di ruolo di manager, o per meglio dire direttore sportivo: "Il manager è il nesso tra l'allenatore e il presidente, che in questo caso (riferimento ad Angelici, ndr) non è solo il presidente di una squadra, ma anche di una istituzione e ha molte cose a cui pensare. Il direttore sportivo (el manager, ndr) lo deve in qualche modo sostituire, fungendo da connessione tra la squadra e la dirigenza".
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