Momenti indelebili.
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Manchester United, i ricordi di Giuseppe Rossi: “Che emozione conoscere Ferguson, Giggs e Ronaldo. Vi racconto l’amicizia con Piqué”
Giuseppe Rossi, attaccante del Real Salt Lake, ricorda alcuni tra i migliori momenti passati nel Manchester United
Giuseppe Rossi, punta del Real Salt Lake in MLS, ha parlato ai microfoni di Cronachedispogliatoio.it, raccontando degli aneddoti molto interessanti in merito ad una delle sue prime esperienze calcistiche, quella con il Manchester United. Pepito ha voluto ricordare con grande piacere l'emozione di aver potuto conoscere persone del calibro di Sir Alex Ferguson e Ryan Giggs e anche futuri campioni come Cristiano Ronaldo e Gerard Piqué: "Non pensavo al posto in cui sarei andato, bensì al prestigio di essere allenato da Ferguson. Di giocare con calciatori come Ronaldo, Giggs, van Nistelrooy. Pensavo a quanto sarei potuto crescere come calciatore in una squadra che ha sempre dato tanto valore ai giovani: il Manchester United li inserisce al momento giusto. Il primo giorno andai da Ferguson per firmare il contratto. Me lo trovai davanti e rimasi a bocca aperta. Avevo un tale personaggio davanti a me. Appena entrato, la prima persona che incontrai fu Ryan Giggs. Cioè, Ryan Giggs, stiamo parlando di un calciatore che amava anche mio padre. Fu uno schock vederlo alla reception che ci salutava".
Su CR7 e l'amicizia instaurata con Piqué: "Cristiano aveva sempre voglia di migliorarsi. Voleva costantemente essere il migliore: si comportava per essere tale, sia in campo che fuori. In palestra, in ogni sfida, voleva sempre essere il numero uno. Ho un forte legame con Piqué. Gerard è arrivato il giorno dopo di me allo United, siamo cresciuti insieme a Manchester trascorrendo tanto tempo insieme tra cene, uscite e partite con le riserve. Quando saliva lui in Prima Squadra, andavo anche io. Abbiamo condiviso il percorso. Ronie lo conosco meno, lui era già tra i grandi perché aveva qualche anno in più. Con Gerard ci siamo aiutati a vicenda, andavamo a scuola insieme. Lui era uno dei primi che aveva avuto il permesso per andare a vivere da solo, gli altri vivevano con altre famiglie. Io avevo mio padre, Piqué era da solo e cenavamo da lui".
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