I dubbi di Diego Lopez.
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Espanyol, Diego Lopez contro la ripresa: “Siamo preoccupati, molte persone sono morte”
Il portiere dell'Espanyol, ex del Real Madrid, ha espresso i suoi dubbi circa la ripresa del campionato spagnolo
Dopo tanti mesi di incubo causati dallo scoppio della pandemia di Coronavirus, i Paesi sta lentamente cercando di ripartire continuando a combattere il nemico invisibile che ha devastato quasi tutto il mondo dall'inizio del 2020. Con il graduale ritorno alla normalità, anche il mondo dello sport si sta riavviando, con molte nazioni che hanno cominciato a lavorare per far riprendere allenamenti e manifestazioni. Un esempio limpido è quello della Germania, dove questo fine settimana ricomincerà nuovamente la Bundesliga, vista la stabilizzazione della situazione dei contagiati.
Anche la Serie A, la Premier League e la Liga stanno continuando il dialogo con i rispettivi Governi per cercare di valutare la situazione e prendere una decisione decisiva: tutti i club sono in attesa di comprendere se si sceglierà di terminare definitivamente la stagione (come accaduto in Ligue 1) o se si riuscirà a ritornare in campo per terminare la stagione.
Vi è però una parte di giocatori che sembra essere contraria al ritorno in campo, visto che al momento non vi è una sicurezza totale di non essere contagiati dal COVID-19. Tra questi vi è Diego Lopez, portiere dell'Espanyol, che ha espresso la sua preoccupazione durante una videoconferenza sui canali della Federazione calcistica della Galizia insieme ai giocatori Vero Boquete e Tere Abelleira e Borja Iglesias. Queste le dichiarazioni dell'ex Real Madrid e Milan:
"E' molto difficile riuscire a riprenderela Liga tra un mese. Ci saranno molti infortuni, molti problemi. Per due mesi ci siamo allenati in casa, in un giardino, e tornare su un campo da calcio sarà problematico. Vorrei solo che a tutti noi fosse garantita la sicurezza, monitorare le nostre condizioni fisiche e, se è possibile, ritornare a giocare. All'Espanyol purtroppo abbiamo avuto diversi casi di Coronavirus tra calciatori e membri dello staff, siamo molto preoccupati. All'inizio ci venivano date informazioni incerte e abbiamo visto con i nostri occhi quanto sia stato difficile e drammatico per molte persone che purtroppo sono morte. I nostri compagni per fortuna stanno bene e stanno tornando ad allenarsi. La priorità deve essere la salute di noi giocatori e delle persone che lavorano con noi".
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