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Betis Siviglia, Joaquìn: “Sono stati mesi difficili, il calcio è una terapia. Liga? Abbiamo un obiettivo”

Il capitano della compagine andalusa spera di poter scendere al più presto in campo e di conseguenza di poter ritornare alla normalità

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Joaquìn non vede l'ora di attraversare il tunnel dell'Estadio Benito Villamarìn.

L'eterno capitano del Betis Siviglia spera di poter riallacciare i propri scarpini per guidare i biancoverdi all'inseguimento di un posto per la prossima edizione di Europa League. Gli allenamenti in Spagna sono ricominciati da qualche giorno, seppur in modo individuale, con il campionato che potrebbe ripartire nella prima metà di giugno. Intanto Joaquìn, attraverso le colonne di AS.com, ha detto la sua in merito all'emergenza Coronavirus che ha sconvolto il mondo intero e si è auspicato un repentino ritorno in campo.

"Quando vedi un po 'di luce alla fine del tunnel, non puoi che essere felice. Mi sono allenato per due mesi a casa e ammetto che rivedere i miei compagni di squadra è davvero bello, nonostante non possiamo salutarci o darci la mano. Sono stati due mesi difficili, se ce lo avessero detto quattro o cinque mesi fa avremmo chiamato pazzo chiunque si fosse azzardato a dire una cosa del genere. Il calcio è sempre stato una terapia nei momenti difficili, speriamo di vedere gli stadi di nuovo pieni il prima possibile il che significherebbe la fine di questo incubo. Arrivavamo da una grande prestazione offerta contro il Real Madrid prima che tutto questo si fermasse. Dobbiamo cercare di raggiungere una qualificazione europea, difficile ma può essere nelle nostre corde. Se andiamo avanti sarebbe una spinta morale cercare importante cercare di raggiungere il nostro obiettivo, ma devi prepararti fisicamente e mentalmente perché conosciamo le difficoltà.