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Barcellona, Vidal e la quarantena: “Non mi ero mai allenato così tanto in vita mia, ma ora è tempo di vincere”

Le dichiarazioni rilasciate dal centrocampista del Barcellona, Arturo Vidal, in merito all'epidemia di Coronavirus in Spagna e alla possibile ripresa del calcio

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Coronavirus, calcio e... Arturo Vidal.

L’emergenza Covid-19 ha messo in ginocchio l’intera Europa, che conta un numero ingente di contagiati ed un computo drammatico in termini di soggetti deceduti. I Governi dei diversi paesi, in queste settimane, stanno tuttavia mettendo in atto delle manovre volte a fare ripartire diversi settori dell’economia, nel rispetto delle norme igienico-comportamentali necessarie per evitare una ulteriore diffusione del virus. Anche il calcio, dunque, in alcune nazioni potrebbe ricevere un nuovo via libera. Soltanto Francia Belgio finora, hanno infatti deciso si sospendere definitivamente i campionati. Mentre Germania e Inghilterra, da un lato, sembrano decise a ripartire, paesi come Italia Spagna non hanno ancora sicurezze. In questi giorni, infatti, a seguito dei tamponi effettuati in vista della ripresa degli allenamenti, sono emersi numerosi nuovi casi di contagio.

Il centrocampista del Barcellona, nel corso della trasmissione Bienvenidos, ha parlato del momento che la Spagna sta vivendo a causa dell'epidemia ed ha raccontato la sua quarantena: "Ho avuto il tempo di prepararmi bene per la ripresa degli allenamenti. Da quando la mia carriera è iniziata, non avevo mai avuto così tanto tempo per allenarmi e ora ho dato il massimo. Fortunatamente adesso possiamo uscire e allenarci, che è quello che aspettavo di più. È stato difficile. Sono stato chiuso in casa per quasi due mesi. È complicato, ma le circostanze lo hanno giustificato. Sì, mi sono allenato molto, perché ora arriva la parte finale delle competizioni, in cui bisogna vincere i titoli".

A proposito, invece, della campagna che sta portando avanti per dare una mano alla Croce Rossa cilena: "È una campagna che abbiamo pensato con Gary Medel per aiutare chi ne ha più bisogno. L'importante è contribuire anche con poco". E un messaggio alla mamma, che si trova in Cile, in vista della festa di domenica: "Mia madre è un pilastro fondamentale della mia carriera e della mia vita. Grazie a lei sono dove sono. Il mio desiderio di combattere e la mia forza sono merito suo. La ringrazio sempre".