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Barcellona, David Villa: “Puyol il più forte che ho affrontato, la Champions League e il Mondiale”

INNSBRUCK, AUSTRIA - JUNE 10: David Villa of Spain celebrates victory with team mate Carles Puyol after the UEFA EURO 2008 Group D match between Spain and Russia at Stadion Tivoli Neu on June 10, 2008 in Innsbruck, Austria.  (Photo by Clive Brunskill/Getty Images)

L'ex attaccante del Barcellona, primatista di gol con la Spagna, ha raccontato alcuni aneddoti della sua carriera

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I ricordi di David Villa.

El Guaje è stato senza dubbio uno dei centravanti migliori e più vincenti dell'ultimo decennio, avendo conquistato tutti i trofei possibili sia a livello di club sia a livello di Nazionale. Con il Barcellona il centravanti classe '81 ha vinto tre volte la Liga e una Champions League, mentre con la Spagna, di cui è il miglior marcatore di sempre con 59 reti, ha ottenuto sia l'Europeo sia il Mondiale nel 2010.

Durante la sua carriera ventennale Villa ha affrontato i migliori difensori del mondo, e durante una diretta sul profilo Instagram del Queensboro FC, club da lui acquistato circa sei mesi fa e che attualmente milita nella seconda divisione americana (la USL, ndr), ha dichiarato quale tra questi sia stato il più forte:

"Ho avuto grandi difensori come rivali, ma quello che più di tutti mi ha reso la vita difficile è stato Carles Puyol. Quando ho dovuto giocare contro di lui non ero tranquillo. Non soltanto era molto forte, ma le sue qualità fisiche erano migliori delle mie. Mi sentivo più a mio agio contro un difensore più alto o più lento di me. Puyol aveva qualità che si scontravano perfettamente con le mie".

I due momenti più belli della sua carriera coincidono in un'unica data, l'11 luglio del 2010, la notte in cui la Spagna ha battuto l'Olanda aggiudicandosi il Mondiale: "I momenti più belli della mia carriera sono due: il gol di Iniesta in Sudafrica durante la finale del Mondiale e il momento in cui l'arbitro, Howard Webb, ha fischiato la fine della partita".

Villa ha trascorso la sua carriera tra la Spagna e gli Stati Uniti, e non ha nascosto il rimpianto di non aver mai giocato in un club di Premier League: "Ho avuto qualche occasione di andare in Inghilterra, ma alla fine ho scelto un'altra strada. Al Manchester City, ovviamente, lì gioca David Silva e c'è lo stesso staff del Barcellona. Ho molti amici lì, così come al Chelsea".

Sul gol più bello realizzato durante l'avventura da professionista, è a suo stesso avviso quello realizzato contro il Manchester United durante la finale 2010/11 della Champions League:

"Forse ne ho segnati anche di più belli, ma questo li batte tutti. Finale di Champions League, Wembley, contro il Manchester United. Eravamo sul risultato di 2 a 1 e quel gol ha consolidato la nostra vittoria, è stato molto di più di quello che può essere un gol 'difficile'. Sono sempre stato orgoglioso dei gol che ho segnato di testa, perché non era il mio forte. Ma il migliore è stato senza dubbio quello di Wembley".

In seguito ha parlato delle rimonte più emozionanti portate a termine durante la sua carriera: "La più selvaggia che ho vissuto è stata quella contro il Milan con il Barcellona in Champions League. Avevamo perso 2 a 0 all'andata, era una grande squadra. Dovevamo segnare tre gol senza subirne, abbiamo vinto 4 a 0. Al momento è la più importante che ricordo. C'è stata anche una bella rimonta durante i Mondiali del 2010. In una partita che non era della fase eliminatoria. Abbiamo perso la prima partita contro la Svizzera, penso che nessuna squadra di quelle che ha vinto il Mondiale abbia mai perso la prima partita. In molti hanno detto che non eravamo all'altezza, ma poi siamo riusciti a vincere il trofeo".

Successivamente Villa ha raccontato il progetto che sta portando avanti con il suo club: "Per me la cosa più importante è che i tifosi del Queensboro siano orgogliosi. Lavoriamo per formare una squadra in un quartiere con oltre due milioni di abitanti, che deve essere il loro orgoglio. I tifosi vogliono che vinciamo, vogliono avere un attaccante che segni tanti gol, ma soprattutto vogliono essere orgogliosi della loro squadra".

Dopo aver spiegato di trovarsi a Madrid a causa dell'emergenza per il Coronavirus scoppiata all'inizio dell'anno, Villa ha affermato di trascorrere il tempo nel miglior modo possibile, elencando alcune attività svolte durante la sua routine, come stare con la sua famiglia, allenarsi per tenersi in forma e lavorare per la sua squadra. Immancabile un elogio per il lavoro svolto dai medici: "Sono i nostri eroi. Queste persone, quando tutti stavano in casa con la paura addosso, sono usciti per combattere in prima linea. Dobbiamo essere eternamente grati alle persone che non hanno avuto la possibilità di restare in casa e hanno dovuto combattere in prima linea contro la pandemia. Sono eroi per tutti noi".

Infine David Villa ha parlato del progetto in collaborazione con la Comunità Ispanica, che ha l'obiettivo di aiutare i bambini con poche possibilità attraverso programmi e attività legate al mondo dello sport:

"E' una cosa bella e positiva. Sono bambini che sono a New York e che hanno attraversato il confine da soli, senza le loro famiglie. Prima della pandemia abbiamo dato loro l'opportunità di allenarsi all'aperto, di stare con noi. Purtroppo il Coronavirus ci ha costretti a fare tutto questo online. Cerchiamo di fare piacevoli riunioni di qualche ora durante il giorno, facendo svolgere loro esercizi fisici. Teniamo anche riunioni in modo che possano discutere e farmi domande. E' un'iniziativa bellissima per la comunità ispanica e siamo molto orgogliosi di poter collaborare con loro".

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