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l'intervista

Jankto: “Coming out? Ora mi sento libero, ma mondo del calcio un po’ omofobo”

euro 2020
Le parole del centrocampista, ex Serie A, intervistato sul suo coming out

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"La decisione, dopo 27 anni, è abbastanza importante e sono felicissimo. Che cosa è successo dopo il coming out? Per alcuni è una rivoluzione, per me è una cosa assolutamente normale. Reazione della gente? Mi hanno applaudito, l’abbiamo visto ieri sera, nella prima partita dopo il coming out quindi le sensazioni sono top. Ho postato su Instagram che, dopo tanto tempo, avevo giocato con il sorriso. Puoi vincere, fare tripletta, puoi fare gol però con il sorriso".

Così Jakub Jankto, giocatore ceco e vecchia conoscenza del calcio italiano, finito sotto i riflettori dopo il coming out fatto qualche settimana fa. Intervistato a Praga dall’inviato Nic Bello, il calciatore per la prima volta dice la sua, durante la trasmissione "Le Iene" che andrà in onda questa sera su Italia1. 

"Paura di cori omofobi? Soprattutto quando giochi fuori casa ti vengono a dire certe parolacce, gli ultras sono così.Dopo 26 anni con quella barriera non puoi vivere come vuoi e dopo quel coming out mi sento veramente libero ed è straordinario. Tanta gente ha paura di mettere “fuori” quella cosa. Per questa gente andiamo anche ad aiutare. Io vado a proteggere anche mia moglie, poi per quello che fanno gli altri non posso fare tanto. Lui ora ha 3 anni e mezzo e spero che quando ne avrà 7/8 ci sarà più libertà".