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Coronavirus, Super League Svizzera: il Sion licenzia nove giocatori, c’è anche l’ex Palermo Kasami

BASEL, SWITZERLAND - MAY 29:  Manager Christian Constantin (L) and coach Laurent Roussey talk during the Swiss Cup final match between Neuchatel Xamax FC and FC Sion at the Sankt Jakob Stadium on May 29, 2011 in Basel, Switzerland.  (Photo by Sebastien Bozon/EuroFootball/Getty Images)

I calciatori del club svizzero non hanno accettato di aderire alla Kurzarbeit che avrebbe diminuito gli introiti mensili di ogni tesserato, in sintesi un taglio degli stipendi di ognuno

Mediagol77

La Super League svizzera non ha perdonato chi ha scelto di non aderire al Kurzarbeit.

Parliamo di una misura che prevede il pagamento degli stipendi di tutti i lavoratori, compresi per la prima volta anche i calciatori, da parte del governo che si farà carico dell'80% della somma fino a un massimo di dodicimila franchi. La maggioranza dei club svizzeri ha deciso di utilizzare questo tipo di misura, anche un club abbastanza ricco come il Sion che è stato costretto a prendere decisioni drastiche in merito ad alcuni tra i propri tesserati. Questa sorta di cassa integrazione non è stata accettata da tutti i giocatori del club, soprattutto da chi aveva un contratto importante e che di conseguenza rischiava di perdere tanto. Il Sion a questo punto ha mantenuto il pugno di ferro e deciso di licenziare gli oppositori, diversi calciatori sono passati anche dall'Italia: Pjatim Kasami, Alex Song, Ermir Lenjani, Xavier Kouassi, Seydou Doumbia, Mickael Facchinetti, Christian Zock e Birama Ndoye. Adesso chiaramente questi faranno vertenza e hanno dato comunicazione all'associazione calciatori svizzeri e di conseguenza la vicenda proseguirà senza alcun dubbio nelle aule di tribunale.