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Coronavirus, Europa in astinenza da calcio: le tv si interessano ai diritti del campionato del Nicaragua

In Europa tutti i campionati di calcio, ad eccezione di quello bielorusso, sono fermi a causa del Coronavirus: le emittenti televisive, per questa ragione, guaradno oltreoceano

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I campionati di calcio ancora attivi, a causa della diffusione del Covid-19, sono rimasti davvero pochi.

In Europa tutte le attività sportive sono state sospese fino a data da destinarsi o addirittura, come nel caso del Belgio, definitivamente interrotte. I Governi dei diversi paesi, infatti, sono stati costretti a mettere in atto contromisure rigorose ma necessarie per evitare l'ulteriore incremento del numero di contagi e decessi legati al Coronavirus. Una scelta che ha avuto ripercussioni non soltanto nel mondo del calcio, ma anche in quello televisivo. Le emittenti che quest'estate si erano accaparrate i diritti dei campionati europei adesso si trovano infatti a mani vuote.

È per questa ragione che alcune tv europee hanno scelto di volgere lo sguardo oltre i confini. A rivelarlo è stato Josè Maria Bermudez, segretario generale della lega del Nicaragua, paese in cui finora i casi di positività, su una popolazione di oltre 6mila abitanti, sono stati meno di dieci. "Alcune emittenti europee ci hanno chiesto di acquisire i diritti per trasmettere le partite del nostro torneo. La trattativa è in corso ma non so se si concluderà. Di sicuro c'è che continueremo a giocare (a porte chiuse ndr) perché, in base alle comunicazioni ufficiali che riceviamo dalle autorità, non c'è alcun tipo di allarme sanitario né ci sono restrizioni tipo quarantena", ha spiegato.

La Primera División de Nicaragua, certamente, era finora un campionato sconosciuto alla quasi totalità della popolazione, ma adesso potrebbe diventare un'attrattiva per tutta l'Europa. Le emittenti, però, dovranno affrettarsi: la stagione, infatti, terminerà tra sole quattro giornate. Il piccolo stato situato tra l'Oceano Pacifico e il Mar dei Caraibi, tuttavia, non è l'unico ad avere dato il via libera alla continuazione delle competizioni. Le tv, infatti, potrebbero mettere gli occhi anche sui campionati di calcio in Bielorussia e in Tagikistan, dove addirittura si va ancora avanti a porte aperte.