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Colombia, rissa nello spogliatoio. James Rodriguez: “Basta usare il mio nome per fomentare caos”

Il colombiano nega qualsiasi accusa mossa nei suoi confronti a seguito della rissa avvenuta negli spogliatoi

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James Rodriguez non ci sta.

E' un momento complicato per la Colombia, finita nell'occhio del ciclone per alcune vicende extracalcio che hanno fatto discutere non poco dentro e fuori il territorio nazionale. Dopo la brutta sconfitta rimediata contro l'Ecuador nel girone di qualificazioni al Mondiale del 2022, il clima di grande tensione già presente nella selezione si è, infatti, acuito. Tanto che, come riportato dai media locali, i calciatori della Nazionale colombiana hanno dato vita ad una rissa all'interno dello spogliatoio dopo il 6-1 subito. In particolare, le prime frizioni, si sarebbero verificate per un presunto trattamento privilegiato da parte del commissario tecnico Queiroz nei confronti di James Rodriguez, il quale sarebbe persino arrivato alle mani con il connazionale Jefferson Lerma.

Il talentuoso centrocampista dell'Everton, però, ha voluto negare qualsiasi accusa con un comunicato stampa diffuso attraverso i propri canali social. “Smentisco ogni tipo di allusione circa una brutta condotta, aggressioni, liti tra giocatori nel quale io venga menzionato come protagonista. Tanto nello spogliatoio come nella vita personale mantengo eccellenti e rispettosi rapporti con ognuno dei miei compagni della Seleccion. Chiedo a tutte le persone di non credere nella disinformazione di queste calunnie. Chi dice certe cose vuole solamente fomentare discordia e caos usando il mio nome, per questo motivo procederò legalmente per tutelarmi”.

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