Mediagol
I migliori video scelti dal nostro canale

altri campionati

Caso Brasile-Argentina, l’Anvisa contro la fed. albiceleste: “Ora dicano la verità”

KAZAN, RUSSIA - JUNE 30:  Lionel Messi of Argentina looks dejected during the 2018 FIFA World Cup Russia Round of 16 match between France and Argentina at Kazan Arena on June 30, 2018 in Kazan, Russia.  (Photo by Alexander Hassenstein/Getty Images)

Le parole del direttore e presidente dell'Anvisa, Antonio Barra Torres, su quanto accaduto ieri durante la sfida Brasile-Argentina

⚽️

Brasile-Argentina, gara valida per le qualificazioni sudamericane ai Mondiali del 2022, è stata sospesa intorno al 6° minuto del primo tempo e sul risultato fermo sullo 0-0.

A provocare l’interruzione sono state le autorità brasiliane con l’intento di portar via quattro giocatori argentini, accusati di aver violato il protocollo anti-Covid. Si tratta di Giovani Lo Celso, Emiliano Martinez, Cristian Romero ed Emiliano Buendia. Intervenuto all'indomani della discussa vicenda il direttore e presidente dell'Anvisa, Antonio Barra Torres, si è espresso sull'accaduto.

"Sono quattro i calciatori che, al loro arrivo in territorio nazionale, hanno presentato la dichiarazione sanitaria del viaggiatore. In questo documento non hanno dichiarato di essere passati per uno dei tre Paesi sottoposti a restrizione. Poi è venuto fuori che erano transitati per il Regno Unito, lo abbiamo scoperto poche ore prima della partita. Siamo arrivati ​​a questo punto perché tutto ciò che l'Anvisa aveva indicato, fin dal primo momento, non è stato seguito. È stato ordinato loro di rimanere isolati in attesa di abbandonare il Paese ma non lo hanno fatto. Sono arrivati allo stadio, sono scesi in campo, c'è una sequenza di violazioni. Il Ministero della Salute, il Segretariato di Stato per la Sanità di San Paolo, i rappresentanti di CONMEBOL, la Federcalcio brasiliana e la delegazione argentina sono stati informati della quarantena obbligatoria che i giocatori avrebbero dovuto osservare. Dovrebbero dire la verità".