Leandro Paredes e il legame con il Boca Juniors.
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Boca Juniors, a tutto Paredes: “Io erede di Riquelme, l’incidente con Orión e De Rossi”
Il centrocampista del PSG ha affrontato alcune tematiche legate al suo primo club, il Boca Juniors
Il centrocampista del PSG iniziò la sua carriera da professionista con la maglia degli Xeneizes nel lontano 2011, fino a quando decise di iniziare la sua avventura in Europa giocando per la Roma, lo Zenit e infine appunto il club Campione di Francia.
Durante un'intervista concessa ai microfoni di Fox Sports, Paredes ha ricordato il rapporto con Juan Román Riquelme, che lo aveva indicato come suo erede naturale, esprimendo la sua voglia di ritornare a vestire la maglia del Boca Juniors:
"Quando Riquelme disse che ero il suo successore, ero molto felice. Non ho potuto giocare molto insieme a Román, perché sfortunatamente in quel periodo giocavamo nello stesso ruolo. Davanti a me c'era il miglior giocatore nella storia del Boca Juniors in quella posizione. L'ho sempre detto, mi sarebbe piaciuto giocare di più, ma le cose sono andate così. Tornare al Boca è un mio obiettivo. Voglio tornarci per fare bene, e non per prendermi la pensione. Vorrei aiutare il club e restituire tutto quello che mi ha dato.
Il centrocampista argentino ha poi ricordato il brutto incidente con il portiere Agustín Orión, che durante una sessione d'allenamento lo infortunò con un intervento spericolato in scivolata: "Lasciamolo tranquillo, è passato molto tempo. Non ne ho parlato più, è successo tanto tempo fa e succede in tutte le squadre. Ho avuto la sfortuna di farmi male, ma non so se questa era la sua intenzione.
Paredes ha poi parlato del possibile approdo di Edinson Cavani, ormai sempre più lontano del PSG, al Boca Juniors: "No, non ancora. Ho letto che Podolski sta pensando di andare al Boca, gli consiglierei di trasferirsi.
Infine un commento su Daniele De Rossi, suo compagno di squadra durante gli anni trascorsi alla Roma, che recentemente a chiuso la sua carriera proprio indossando la maglia del Boca: "Sono stato suo compagno di squadra per tre anni e abbiamo più volte parlato del Boca. Era quello con cui avevo più rapporti alla Roma. Non appena sono arrivato, mi ha trattato benissimo e mi ha anche invitato a mangiare fuori. Mi è dispiaciuto che non ha potuto godersi molto il Boca Juniors, pensavo che avrebbe dato tanto perché era perfetto per gli Xeneizes".
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