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Palermo alla YW&F Global Limited, Bellinazzo: “Baccaglini? In Inghilterra una cosa così non sarebbe successa”

Palermo alla YW&F Global Limited, Bellinazzo: “Baccaglini? In Inghilterra una cosa così non sarebbe successa”

A proposito dell'annuncio fatto nella giornata di ieri, parla il noto giornalista de Il Sole 24 Ore Marco Bellinazzo.

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Dieci giorni. Il countdown è partito. Entro il 30 aprile la seconda tappa verso il closing del Palermo Calcio. Paul Baccaglini ha rispettato la prima scadenza (quella relativa al 19 aprile, quando avrebbe dovuto presentare la società che rileverà le quote del club), adesso toccherà completare l'opera portando fattivamente i soldi.

Della YW&F Global Limited si conoscono ancora poche informazioni e già vi sarebbe stato il primo caso di omonimia (come capitato in occasione della presentazione di Integritas Capital, quale fondo d'investimento di riferimento del neo-presidente del Palermo): solamente nei prossimi giorni, però, sarà chiaro tutto. Almeno, così si augura la piazza rosanero, tuttora abbastanza scettica sulle possibilità di voltar pagina e confinare il nome di Zamparini al passato. "Già dovrebbero iniziare a circolare le informazioni sui soci, sulla struttura, sul management. Un minimo di tracciabilità per capire quale sarà il capitale investito. Il tempo comincia a stringere e mi sembra che qui si stia gettando un po' di trucioli al vento giusto per dire qualcosa - ha commentato Marco Bellinazzo, noto giornalista di finanza per Il Sole 24 Ore, attraverso le colonne de 'La Repubblica' -. Soci non ne vedo, solidità patrimoniale nemmeno, lui personalmente è un rappresentante che non ha solidità finanziaria personale. Ho l'impressione che possa fare come ha fatto Yonghong Li con il Milan, quando diceva che era rappresentante di una cordata e poi è rimasto solo lui a dovere trovare i fondi. Non vorrei che - continua Bellinazzo - Baccaglini stesse continuando a cercare soci per un progetto di acquisto iniziale. Ci sono gli spazi per avere il ragionevole dubbio che non stia prendendo in giro tutti. In Inghilterra una cosa del genere non sarebbe mai successa, le istituzioni del pallone avrebbero chiesto maggiore chiarezza", conclude.